Balneari, il SIB-FIPE fa il punto: giudizio negativo sulla Legge 131/2024 e nuove proposte al Parlamento

Si è tenuta nella giornata di ieri una riunione del Consiglio Direttivo del SIB-FIPE (Sindacato Italiano Balneari – Confcommercio), con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione normativa del comparto e definire le iniziative sindacali da intraprendere nei prossimi mesi.

Al centro della discussione, l’iter ancora in corso del decreto ministeriale che dovrebbe regolare indennizzi e canoni demaniali a favore delle imprese balneari interessate dalla futura riassegnazione delle concessioni. Secondo fonti informali, il testo avrebbe già ottenuto il concerto del Ministero dell’Economia e sarebbe attualmente al vaglio della Ragioneria Generale dello Stato. Il sindacato attende la versione definitiva del provvedimento per esprimere un giudizio compiuto, ribadendo però la valutazione fortemente negativa sulla Legge 131/2024, firmata dal Governo Meloni su proposta del Ministro Fitto. Secondo il SIB, si tratta di una normativa che non tutela adeguatamente i diritti degli attuali concessionari.

Nel frattempo, è in corso un’interlocuzione fra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per la definizione delle linee guida sui bandi pubblici che disciplineranno l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime. Un passaggio considerato delicato, che coinvolge direttamente le amministrazioni locali.

Sul piano della sicurezza, il Consiglio Direttivo ha confermato il proprio impegno nell’ambito del Protocollo d’intesa con la FIN (Federazione Italiana Nuoto) per il progetto “Spiagge Sicure”. Tra le iniziative in programma: la realizzazione di una web radio tematica e l’organizzazione della Giornata del Balneare, evento nazionale dedicato alla sensibilizzazione sulla sicurezza in mare.

Infine, il sindacato ha trasmesso in data odierna due proposte emendative alle Commissioni VIII (Ambiente) e IX (Trasporti) della Camera dei Deputati, in sede di esame del Decreto Legge “Infrastrutture”:

  1. La prima proposta mira ad attribuire ai Comuni il gettito del canone demaniale, con un vincolo di destinazione finalizzato alla tutela e valorizzazione della fascia costiera.
  2. La seconda propone di chiarire le competenze in materia di salvamento e periodo della stagione balneare, assegnando alle Regioni la facoltà di stabilire il calendario, mentre alle Capitanerie di Porto resterebbe la gestione operativa delle attività di sicurezza e soccorso.

Il SIB-FIPE si conferma dunque attore attivo nel confronto istituzionale e pronto a difendere gli interessi delle imprese balneari in un momento particolarmente critico per il settore.

Tavolo tecnico al Mit, occorre più tempo per una soluzione che non penalizzi il settore

​Oggi si è tenuto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) un incontro del tavolo consultivo sulle concessioni demaniali marittime, presieduto dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Durante la riunione, si è discusso delle proposte presentate dai partecipanti riguardo al decreto sugli indennizzi per i concessionari uscenti, tenendo conto delle osservazioni della Commissione Europea e delle scadenze previste.​

I principali temi trattati nella consultazione sono stati:

  • Il valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione.​
  • L’equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.​
  • L’aggiornamento dell’entità degli importi unitari dei canoni.​

È stato ribadito che il decreto sugli indennizzi dovrà essere adottato in piena coerenza con quanto previsto dal decreto legge salva-infrazioni. Inoltre, il MIT avvierà tempestivamente il confronto con Comuni e Regioni per supportare gli enti concedenti nella predisposizione dei bandi.

Gli interventi dei sindacati

Sib Confcommercio

“L’incertezza normativa e la conseguente scadenza delle concessioni demaniali, unita a quella dell’emergenza sanitaria, hanno, di fatto, impedito gli investimenti delle imprese balneari – ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, oggi a Roma, dopo l’incontro con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. E’ pertanto indispensabile la previsione di una rivalutazione dei cespiti aziendali, a tal proposito è necessario anche la previsione del termine del 31 dicembre 2025 per effettuarla. Così come è altrettanto necessario che la detta rivalutazione sia effettuata esclusivamente ai fini civilistici e non fiscali, con esclusione, quindi, di ogni onere per i concessionari attualmente operanti. La remunerazione, poi, per essere equa dovrà prevedere l’avviamento e l’intero valore aziendale che insiste sull’area oggetto di concessione, stante la loro intima connessione”.

“I canoni demaniali non possono essere semplicemente aggiornati, ma essendo profondamente ingiusti e sbagliati, dovranno essere rideterminati tenendo presente l’effettiva valenza turistica e la concreta rilevanza economica dell’area oggetto di concessione – ha concluso Capacchione. A tal proposito sarebbe opportuno che venga effettuata dalle Regioni, riservando agli Enti che esercitano le funzioni il relativo gettito con vincolo di destinazione per la tutela e la valorizzazione della costa”.

Associazione Italia Balneare

Italia Balneare presente oggi presso il Mit ha consegnato le proprie osservazioni settimana scorsa al Ministro Salvini, nella speranza possano essere accolte. L’incontro è stato perlopiù interlocutorio e, a parer nostro, ancora vi è molto da fare su questo Decreto. I tempi sono troppo corti per ragionare dettagliatamente su vari aspetti relativi a questa spinosa situazione per cui temiamo possa uscire un decreto non in linea con quanto i balneari auspicano. Rimarremo vigili e attenzioneremo il lavoro del Mit nell’auspicio si tragga con buonsenso il meglio per gli operatori che meritano certezze e non più rimpalli vari e sterili sulle loro vite.

Confimprese Demaniali Italia

Confimprese demaniali Italia condivide il DL indennizzi formulato dal MIT guidato dal Ministro Salvini . La tutela del patrimonio turistico balneare italiano è un’eccellenza invidiata da tutto il modo per qualità e professionalità dei servizi erogati . Di certo non nascondiamo la testa sotto la testa nell’affrontare le prossime evidenze pubbliche, certi che sarà premiato il balneare che abbia in pieno onorato la fiducia dello Stato ad avergli concesso un bene della comunità . E’ impensabile umiliare quelle famiglie balneari che per anni hanno dato lustro all’Italia dell’accoglienza turistica senza riconoscere un valore aziendale, un indennizzo di liquidazione. Ogni impresa balneare italiana ha la sua storia le sue origini talvolta senza certezza di norme e regole di fare impresa , ma di certo difenderemo a tutti i costi una possibile macelleria sociale voluta dell’Europa che vedrebbe passare le consegne a gruppi e fondi di dubbia origine e provenienza.