Bandiere blu: Fiba Confesercenti, conferma centralità turismo balneare

“Risultato ottenuto anche grazie a lavoro quotidiano imprenditori del settore”

“La Bandiera blu per 246 comuni italiani è una importante conferma della centralità del turismo balneare nel nostro Paese. Mare pulito, accessibilità, sicurezza, mobilità sostenibile, educazione ambientale, valorizzazione del territorio sono solo alcuni dei criteri che portano la FEE ad assegnare le bandiere blu. E questo vuol dire servizi di qualità, in grado di rendere le nostre destinazioni costiere sempre più attrattive anche per i turisti stranieri”.

Così Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA Confesercenti, associazione delle imprese balneari che fa parte del Comitato di valutazione, a margine della cerimonia di consegna delle Bandiere blu.

“È un risultato ottenuto anche grazie al lavoro quotidiano degli operatori del settore. Gli stabilimenti balneari, le imprese e le famiglie, che oggi vivono un periodo di profonda incertezza, sono un modello nel mercato internazionale delle vacanze, contribuiscono all’economia di questo Paese e sostengono il turismo mettendo a disposizione dei clienti non solo servizi di alto livello, ma anche competenza, passione e conoscenza del territorio. È quanto mai necessaria una legge che tuteli gli imprenditori balneari, ne riconosca i diritti e soprattutto gli investimenti realizzati in questi anni”.

Balneari, Rustignoli (Fiba): “Prosegue confronto su indennizi lavoriamo per riequilibrare una legge penalizzante”

“Il confronto con il Ministero e le istituzioni prosegue, ma servono risposte chiare: il decreto indennizzi deve riequilibrare una normativa che oggi non tutela adeguatamente gli attuali concessionari. È fondamentale garantire il riconoscimento dei loro diritti e degli investimenti realizzati nelle imprese.

Continueremo a lavorare affinché il provvedimento dia risposte concrete e condivise.” Così Maurizio Rustignoli, Presidente di FIBA Confesercenti, al termine dell’incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dedicato al decreto indennizzi. Alla riunione hanno partecipato il Ministro Matteo Salvini, la Dottoressa Elena Griglio, lo staff ministeriale incaricato del dossier, i rappresentanti dei Ministeri dell’Economia e delle Finanze e del Turismo, delle Regioni e dei Comuni. L’incontro ha permesso di esaminare il materiale raccolto dal Ministero, che ha sintetizzato i contributi pervenuti dalle associazioni di categoria, dagli enti locali e dalle Regioni. Il lavoro di raccolta e analisi, curato dalla Dottoressa Griglio, è stato illustrato ai presenti per gettare le basi della stesura del decreto.

“Il Ministro Salvini ha ribadito l’intenzione di portare avanti un confronto continuo con la Commissione Europea – prosegue Rustignoli –. È necessario agire. La legge oggi penalizza gli imprenditori balneari, senza tenere conto dei loro diritti. Il provvedimento può e deve correggere questa distorsione.” Nel corso del dibattito, è stato riconfermato il mandato al Ministro Salvini per portare avanti il negoziato con Bruxelles, con l’obiettivo di affrontare i nodi fondamentali legati agli indennizzi, a partire dalla rivalutazione dei beni delle imprese esistenti. Un altro tema emerso durante l’incontro riguarda la predisposizione di un “bando tipo” per le concessioni: Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la collaborazione di Regioni e Comuni, si è detto disponibile a fornire linee guida condivise per la stesura dei bandi, al fine di evitare eccessive differenziazioni territoriali. Il modello di riferimento avrà dei capisaldi comuni, che poi le singole amministrazioni potranno adattare alle specifiche esigenze locali.
“Il Ministro ha ascoltato le richieste, ha raccolto ulteriori elementi e si è impegnato a riconvocare le parti nei prossimi giorni per discutere una bozza di decreto – conclude Rustignoli –. Ha inoltre confermato che non firmerà il decreto prima del 31 marzo. Il testo dovrà certamente rispettare i principi europei, ma al tempo stesso garantire una risposta adeguata alle giuste aspettative degli attuali concessionari. Il confronto tra parte politica e parte tecnica continuerà, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione condivisa con la Commissione Europea”.