Pasquale Faraco, neo delegato Federbalneari Basilicata “Bene delibera di conferma concessioni al 2027”

Il 30 dicembre è stata approvata la DG REGIONE BASILICATA che conferma l’efficacia delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa fino al 30 settembre 2027, come previsto dalla legge di riordino n. 166/2024 ed in attesa della definizione dei criteri economici, che si attendono dal lavoro congiunto tra MIT e MEF, da emanare entro il 30 marzo 2025.

Interviene il neo delegato di FEDERBALNEARI BASILICATA, Pasquale Faraco: “Ringrazio a nome delle imprese turistiche delle nostre coste la Regione Basilicata e in particolare il vice presidente Pasquale Pepe per questo suo impegno ben portato a termine. Un lavoro molto significativo per l’attesa stabilizzazione del settore in questa fase di transizione, atto molto importante che consente l’efficacia dei titoli fino al 2027 in linea con la legge di riordino n. 166\2024. Attendiamo il lavoro della nostra regione e del vice presidente Pepe sui tavoli economici MIT\MEF per l’emanazione del decreto attuativo che vedrà impegnata anche la nostra Federbalneari Italia.”

E’ intervenuto sulla questione ieri il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe.

“Rispetto a quanto previsto dalla Legge 166/24, che dà la possibilità di riassegnare le concessioni già a partire dal 1° aprile 2025, abbiamo optato per la soluzione più conservativa per dare più stabilità e serenità agli operatori del settore”

“Con delibera di giunta regionale, oggi abbiamo attestato le concessioni demaniali marittime in Basilicata fino al 30 settembre 2027, alla luce del quadro normativo disposto dalla Legge 166/24. Dunque, solo al 30 giugno 2027 saranno avviate le procedure di gara su iniziativa della Regione o su istanza di parte”.

“Pertanto, i balneari lucani manterranno le concessioni sicuramente fino al 30 settembre 2027, dopodiché, spiega Pepe, si apriranno nuovi scenari. Si andrà a gara nei termini previsti oppure si prenderanno in esame ulteriori eventuali modifiche legislative nazionali che dovessero sopraggiungere. Rispetto a quanto stabilito dalla Legge 166/24, che dà la possibilità di riassegnare le concessioni già a partire dal 1° aprile 2025, abbiamo potato per la soluzione più conservativa del 2027 per dare più stabilità e serenità agli operatori del settore”.

“Intanto, chiosa Pepe, modificheremo le linee guida regionali anche in base ai criteri che saranno adottati  dal decreto interministeriale Mit-Mef entro il 31 marzo 2025. Al riguardo, apriremo un tavolo tecnico con gli stessi balneari per profilare al meglio le proposte operative sulla struttura economica e imprenditoriale del comparto. Diamo, dunque, seguito a quanto annunciato da sempre riguardo alla vicinanza a chi lavora nel turismo costiero della nostra regione, i cui sforzi gestionali e investimenti privati vanno adeguatamente considerati, prima di varare norme deleterie per loro e che potrebbero creare disagi anche all’utenza”.

Gal pesca Lazio: “Opportunità per il comparto della pesca e della blue economy nella regione Lazio”

Maurelli: “Importante istituire Osservatorio per la pesca e lanciare l’ittiturismo per offrire nuove occasioni di sviluppo economico” 

Tre milioni di euro, il budget stanziato a disposizione del Gal Pesca Lazio dalla Direzione Agricoltura e Pesca della Regione Lazio, che ha approvato la Strategia di Sviluppo Locale di tipo partecipativo presentata dal GAL Pesca Lazio nell’ambito del Programma Nazionale FEAMPA 2021–2027

Fondi che sono un’opportunità di crescita e sviluppo per il settore, di cui si discuterà  nell’incontro dal titolo “GAL PESCA LAZIO, OPPORTUNITA’ PER IL COMPARTO DELLA PESCA E DELLA BLUE ECONOMY NELLA REGIONE LAZIO”, il 9 dicembre a Terracina, alla presenza di Marco Maurelli, Presidente GAL PESCA LAZIO, Francesco Giannetti, Sindaco di Terracina, gli onorevoli Salvatore De Meo, Nicola Procaccini, Matteo Adinolfi e Giancarlo Righini, Assessore regionale al Bilancio, Agricoltura e Pesca della Regione Lazio.

Gal Pesca Lazio è l’unico organismo costiero regionale deputato a coordinare le misure previste dalla Strategia ed i progetti che ne deriveranno, ossia l’intero pacchetto di risorse finanziarie assegnate alla Regione Lazio, tra le prime regioni italiane a dare concreto avvio alla nuova programmazione dei fondi comunitari per la pesca e l’acquacoltura. 

Il territorio interessato dalla programmazione economica riguarda la maggior parte dei Comuni costieri: Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Santa Marinella, Ladispoli, Fiumicino, Pomezia, Ardea, Anzio, San Felice Circeo, Terracina, Fondi, Itri, Gaeta, Formia, Monte S.Biagio e Minturno per una superficie complessiva di circa 1.700 kmq. A questi comuni si aggiungono le isole ponziane con l’inclusione dei Comuni di Ponza e Ventotene.

I fondi assegnati hanno l’obiettivo di sostenere quegli interventi che contribuiscono allo sviluppo di un’economia blu sostenibile nelle aree costiere, insulari e interne e promuovere lo sviluppo di comunità della pesca e dell’acquacoltura. In questo senso, la Strategia concorre a una trasformazione economica, sociale ed urbana che vede nel mare e nelle sue professioni una chiave di crescita imprescindibile. Il litorale laziale ha un settore turistico particolarmente sviluppato, tanto che delle circa 89mila imprese presenti, il 44,5% è legato ai servizi di alloggio e ristorazione. Il secondo settore per incidenza percentuale è quello della filiera ittica, che va dalla pesca alla vendita al consumatore pari ad oltre 33mila imprese, circa il 16,8% del totale. A seguire, attività sportive e ricreative (15,2%) e la filiera della cantieristica navale (13,6%). 

“I fondi destinati al Gal Pesca Lazio sono necessari per potenziare tutti i comparti produttivi collegati alla Blue Economy nella Regione Lazio e sono convinto che il Gal Pesca Lazio sarà determinante per superare le criticità del settore ittico ed affrontare con vigore le numerose sfide che l’attendono”, evidenzia Marco Maurelli, Presidente del Gal Pesca Lazio, che aggiunge “è importante costituire un Osservatorio della pesca nel Lazio per avere un efficiente strumento di analisi. Sono convinto, inoltre, che il settore dell’ittiturismo abbia enormi potenzialità nella nostra regione, ancora tutte da sfruttare, per cui intendo proporre l’istituzione di una normativa ad hoc per regolare l’ittiturismo e dare vita a un ampio progetto regionale. In qualità di Presidente del Gal Pesca Lazio, intendo dare valore a tutte quelle eccellenze di questo territorio, dalla pesca all’agricoltura, per dar vita ad un nuovo prodotto turistico, occasione di sviluppo e rilancio per tutti i comuni afferenti al Gal Pesca Lazio. Infine, importante innovare e lavorare per migliorare il rapporto tra il porto commerciale di Civitavecchia, hub portuale fondamentale per il Lazio, ed il cluster pesca”.