Scajola incontra i balneari di Cna: “Necessaria norma del Governo, dobbiamo tutelare le nostte imprese”

L’assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola ha incontrato ieri gli imprenditori balneari di Cna Imperia.
La riunione si è svolta presso la sede sanremese di Cna, presente in video collegamento anche il coordinatore nazionale di Cna Balneari Cristiano Tomei, e ha avuto come oggetto un aggiornamento sulla situazione delle concessioni balneari marittime.
Scajola, in qualità di coordinatore del tavolo in materia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha relazionato i presenti ribadendo la necessità di una norma nazionale sul tema.
“Dobbiamo tutelare le imprese – dichiara Scajola -. Come Regioni siamo compatte e pronte a collaborare con il Governo per quanto di nostra competenza. Come più volte ribadito è indispensabile la redazione di una norma nazionale in materia di riordino del demanio marittimo e deve essere fatta entro l’estate. I lavoratori, le famiglie liguri e italiane che hanno investito in questo settore devono avere certezze sul proprio destino e la stessa cosa vale per il turismo balneare del nostro territorio. Senza sicurezza la crescita che abbiamo avuto in questi anni in provincia di Imperia e, in generale, in Liguria rischia di arrestarsi”.
“Ringraziamo l’assessore Scajola che da molti anni si batte in prima linea a difesa degli interessi dell’intero comparto – sottolinea il segretario territoriale di Cna Imperia Luciano Vazzano -. Serve un provvedimento per restituire un percorso amministrativo chiaro agli oltre 700 comuni costieri delegati a gestire il demanio marittimo turistico balneare. Spero vivamente che presto si possano dare buone notizie agli imprenditori balneari che da tempi inaccettabili vivono senza certezze”.

Cna Balneari: “Da Carrara lanciato l’appello a governo e parlamento”

È necessaria una norma nazionale, da verificare in Europa, che certifichi la non scarsità della risorsa spiagge com’è emersa dalla mappatura durante i lavori conclusivi del tavolo tecnico. È questa la posizione emersa durante la partecipatissima assemblea di CNA Balneari a Carrara Fiere in ambito di “Balnearia”, dalla quale è partito un appello a tutte le sigle associative del settore per costituire un coordinamento nazionale che chieda unitariamente a governo e parlamento l’approvazione, nell’immediato, di un provvedimento che consenta alle 30mila imprese balneari italiane di continuare la propria attività.

Tutti gli intervenuti, tra parlamentari, imprese e amministratori locali, sono stati concordi sulla necessità di procedere in tempi rapidi al completamento dell’istruttoria avviata con la mappatura. Vanno individuati, attraverso una riforma legislativa, i criteri ai fini dell’accertamento della non scarsità della risorsa naturale per programmare – su tutto il territorio costiero nazionale – nuove iniziative imprenditoriali e al contempo dare lunga certezza alle attuali imprese di settore.

Serve un provvedimento per restituire un percorso amministrativo chiaro agli oltre 700 comuni costieri delegati a gestire il demanio marittimo turistico balneare. Infatti, diversi comuni – in assenza di una norma centrale – si stanno attrezzando per procedere con le evidenze pubbliche generando provvedimenti “a macchia di leopardo” sul territorio nazionale e destando preoccupazione tra le imprese che si apprestano a intraprendere, nella totale incertezza, la preparazione all’imminente stagione estiva. Urge, insomma, una disposizione che apra a nuove iniziative e, allo stesso tempo, tuteli la continuità di un’eccellenza turistica tutta italiana costituita da piccole imprese che non reggerebbero l’urto delle gare, destinate a concludersi a tutto vantaggio di grandi imprese e multinazionali.