Balneari: Zucconi (FdI), tre soluzioni per accordo con Europa

“Ad oggi, per la piena risoluzione del problema dei balneari, le proposte devono essere concrete anche nell’ottica di capire che la Bolkestein è una direttiva sulla concorrenza, il che vuol dire che non coinvolge solo i balneari ma tantissime altre categorie ad esempio: i venditori ambulanti, gli impianti di risalita nelle montagne, i taxi , tante attività produttive che insistono su demanio pubblico e addirittura l’idroelettrico”.

Così nel corso del suo intervento all’evento Balnearia a Carrara, il segretario di presidenza alla Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo ZUCCONI. “Noi sappiamo che ci sono dei problemi, veri e propri macigni ma ormai credo sia chiaro che questo è un problema comune. Le procedure di infrazione che hanno coinvolto anche Spagna e Portogallo, ci consentiranno di fare fronte comune, senza che sia solo l’Italia a difendere i suoi interessi nazionali. Innanzitutto verificare a seguito della mappatura se c’è scarsità di risorse ed in caso positivo non andare all’asta; poi la prosposta di FdI sul cosiddetto ‘doppio binario’ dove tutte le concessioni in essere prima del 2009, anno di recepimento della Direttiva Bolkestein in Italia, non vengono ricomprese, mentre per le concessioni successive è prevista la messa all’asta; infine, ma solo come ultima ratio, la proposta degli ‘atti formali’ in base a una legge del ’93, secondo la quale la concessione viene prorogata fino a vent’anni in base agli investimenti effettuati “.

Nella conclusione ZUCCONI ha detto chiaramente che non c’è l’intenzione di mettersi muro a muro contro l’Europa ma qui “non si tratta di difendere solo il settore dei balneari ma la nostra nazione e il turismo italiano”. (ANSA)

Balneari, Ue avverte Roma: “Valutiamo possibile incompatibilità”

Si annuncia possibile “maretta” tra Roma e Bruxelles sul dossier balneari. “Abbiamo appreso dalla stampa che la conversione in legge del decreto Milleproroghe, che prorogherebbe ancora – almeno fino al 31 dicembre 2024 – le attuali concessioni balneari in Italia, è stata promulgata dal presidente della Repubblica italiana con riserva, in particolare in relazione a ‘profili di incompatibilità con il diritto europeo’. La Commissione Ue valuterà ora attentamente il contenuto e gli effetti del provvedimento, che non è stato ancora notificato, per valutare la risposta adeguata”.

Lo ha detto all’Ansa un portavoce dell’esecutivo Ue, sottolineando la necessità di garantire “trasparenza e concorrenza leale” nel settore.

Bruxelles, tramite il portavoce, coglie “l’occasione per ribadire che il diritto Ue” sui servizi “richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento degli operatori, senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale, prevedano un’equa remunerazione degli investimenti effettuati e tutelino dal rischio di monopolio delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese”.

Viene inoltre ricordato che “come indicato dalle recenti decisioni” legali “prese nei confronti del Portogallo (parere motivato di gennaio) e della Spagna” sulle concessioni balneari, “la Commissione ritiene che le legislazioni nazionali di tutti gli Stati membri debbano promuovere la modernizzazione del settore”. “La trasparenza e la concorrenza leale – aggiunge ancora l’esecutivo Ue – darebbero certezza del diritto e stimolerebbero gli investimenti e l’innovazione sia per i concessionari esistenti che per i nuovi operatori nel settore chiave del turismo balneare”.

“Sul mondo balneare c’è un’ossessione maniacale dell’Ue. Si occupino di altre priorità. Noi siamo qui a fare da intercapedine. Non è vero che sono approfittatori, sono imprenditori strategici per il nostro turismo e vanno tutelati. Paghino il giusto ma non vanno espropriati. Che l’Ue smetta di cavillare su un argomento che non merita tutto questo accanimento”, ha affondato il vicepresidente del Senato Gasparri a margine del convegno “Onda d’urto balneari in mobilitazione” (TELEBORSA)