Balneari: Confartigianato Toscana, chiarire su lettere Demanio

 

Per i balneari “la situazione è preoccupante, sia per i tempi che per le motivazioni”, “si tratta davvero di una fase confusa perché le gare, che saranno gestite dai Comuni, dovrebbero essere fatte entro fine anno, ma non ci sono ancora i decreti attuativi.

Occorre urgentemente fare chiarezza perché non si tratta solo di fare una mappatura dei manufatti accatastati o da accatastare e di mettere a gara il sedime andranno in realtà a gara molte imprese avviate, che hanno un valore economico”.

Così Michela Fucile, vicepresidente di Confartigianato Imprese Toscana. L’associazione, spiega in una nota che l’Agenzia del Demanio ha inviato ai Comuni costieri toscani delle lettere in cui vengono richiesti dati tecnici sulle opere edilizie, o comunque inamovibili, presenti nelle aree in concessione. Alcuni concessionari sono in fibrillazione perché sono a loro arrivate dai Comuni delle lettere nelle quali si comunica l’avvio da parte del Demanio del procedimento di incameramento delle opere inamovibili e in cui si dà per scontato che le concessioni scadano il 31 dicembre 2023; cosa che non trova d’accordo i concessionari del settore balneare.
Per Fucile “I concessionari, in un momento di intenso lavoro come quello di inizio stagione, con rilevanti investimenti già effettuati, dovranno controllare e reperire dati, planimetrie e documenti tecnici che sono già in possesso dei Comuni, con aggravi di costi, perché in tanti dovranno rivolgersi a professionisti. Non si comprendono le motivazioni di queste richieste e queste incertezze non aiutano gli imprenditori”.
“Una situazione – conclude – che può danneggiare non solo gli imprenditori oggi titolari delle concessioni ma anche la filiera turistica della Costa Toscana”. (ANSA).

Agenzia Demanio ai Comuni “Avviare incameramento”, balneari in apprensione

Nei giorni scorso i comuni della Versilia hanno ricevuto il sollecito ad iniziare le procedure per l’incameramento delle strutture amovibili degli stabilimenti balneari.

La richiesta, ex art. 49 del Codice della Navigazione, sembra sia avvenuta dopo sollecito da parte dell’Agenzia del Demanio Regionale ai comuni costieri. L’articolo 49 del Codice della Navigazione stabilisce che le strutture presenti sulla zona demaniale diventano di proprietà dello Stato alla scadenza della concessione, tramite incameramento, una procedura che non prevede alcun indennizzo per il concessionario uscente. In effetti la procedura riguarda le opere definibili come “non amovibili”, realizzate su area demaniale salvo che non sia stato diversamente stabilito nell’atto di concessione.

La rappresentanza di Sib Confcommercio di Lucca e Massa Carrara ha inviato una circolare agli associati dove fa sapere di essersi “immediatamente attivata, per incontrare urgentemente l’Assessore Regionale al Demanio, Dott. Marras., al quale abbiamo anche richiesto il coinvolgimento di Anci Toscana e Agenzia Regionale del Demanio della Toscana”. Prosegue la nota “anche a livello nazionale abbiamo immediatamente informato del grave problema tutti i politici nazionali e di riferimento e i Ministri competenti che si stanno interessando in queste ore per cercare di bloccare questa pericolosissima e intempestiva iniziativa dell’Agenzia del Demanio”. La nota del Sib, che è circolata su alcuni gruppi whatsapp, conclude “Riteniamo in questo particolare momento storico sia assolutamente immotivata l’avvio di tale procedura e chiediamo che venga bloccata immediatamente”.

Al momento il Governo ha avviato il tavolo interministeriale per definire i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini ha nominato Paolo Ripamonti, quale consigliere per il coordinamento delle attività relative alla ricognizione e rilevazione delle concessioni demaniali marittime.

Tuttavia si è ancora ad uno stato “embrionale” di una possibile riforma e pertanto se questa non prenderà vita nei prossimi mesi l’Agenzia del Demanio non potrà altro che applicare le norme vigenti che prevedono, con l’art. 49 del codice della navigazione, praticamente un esproprio per il concessionario uscente allo scadere della concessione.

Resta comunque un mistero il fatto che a capo dell’Agenzia del Demanio resti in carica Alessandra dal Verme, dirigente del ministero dell’Economia, che era stata nominata nel 2021 dal governo Draghi, in quota Partito democratico. Cognata dell’ex premier e attuale Commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni.