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Federbalneari e Alba Flegrea: si intervenga per risolvere la questione parcheggi di Bacoli.

Lo scorso 30 aprile, le associazioni Federbalneari Campania e Alba Flegrea, sono scese in piazza a Bacoli per manifestare il proprio dissenso per la chiusura delle attività di parcheggio che vedono i cancelli serrati dallo scorso 21 marzo.

Le due associazioni, in rappresentanza delle attività turistiche del territorio flegreo, alla guida di circa trecento persone, hanno sottolineato come il lungo periodo di chiusura dei parcheggi stia causando un grave danno economico all’intero comparto turistico e commerciale di Bacoli, in un periodo cruciale di preparazione alla stagione estiva.

La manifestazione ha voluto rappresentare un segnale forte e chiaro di come tutta la popolazione si auspichi un dialogo costruttivo con l’istituzione locale al fine di individuare soluzioni sostenibili che tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti e che permettano a Bacoli di tornare ad essere una meta turistica accogliente e accessibile.

La chiusura dei parcheggi sta paralizzando le nostre attivitàin un periodo in cui bisognerebbe parlare di ripartenza del turismo. Invece, si assiste ad un blocco totale di tutto l’apparatoI bagnanti, i proprietari delle barche ormeggiate nei porti di Miseno e di Baia, i clienti dei ristoranti e finanche i residenti, faticano a raggiungere le nostre strutture, con conseguenze disastrose per l’economia locale e per l’occupazione. Chiediamo con forza all’Amministrazione comunale di trovare una soluzione immediata e di riaprire al più presto le attività di parcheggio”dichiara il Presidente di Alba Flegrea e Federbalneari Campania, avv. Gaetano (Nino) Giordano.

Dopo gli ultimi post sui social del Sindaco di Bacoli, pubblicati il primo maggio, vi sono state ulteriori reazioni da parte della categoria. Questa volta ad intervenire è il Presidente nazionale di Federbalneari Italia, dr. Marco Maurelli:  “Bacoli è una meta turistica di primaria importanza e merita un’attenzione particolare, soprattutto in vista della stagione estiva. Le chiusure preventive rischiano di compromettere la tenuta economica del territorio e l’immagine stessa dell’offerta turistica locale. In un momento in cui è fondamentale lavorare per la valorizzazione e la competitività delle destinazioni costiere, serve uno sforzo condiviso per affrontare le criticità con equilibrio e visione. Federbalneari Italia rinnova il proprio impegno sul tema dell’accessibilità inclusiva e della qualità dei servizi, ma è necessario che le autorità competenti mettano le imprese nelle condizioni di poter investire e operare con continuità. È fondamentale che prevalga un approccio costruttivo, basato sul dialogo e sulla collaborazione tra istituzioni e operatori, per garantire sviluppo, legalità e sostenibilità nel comparto balneare. conclude Maurelli.

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Photo by Efrem Efre

Le isole minori siciliane a rischio: la Bolkestein minaccia il nostro futuro


Il Consorzio Turistico Balneare Isole Pelagie esprime seria preoccupazione per l’applicazione rigida della Direttiva UE 2006/123/CE (Bolkestein), che potrebbe compromettere il lavoro e i sacrifici delle famiglie delle isole minori siciliane, con particolare attenzione a Lampedusa e Linosa.

«Le isole minori siciliane, pur con le loro specificità, affrontano una minaccia concreta per il proprio tessuto economico e sociale», ha dichiarato il Presidente del Consorzio, Teresa Gianbattista Fabio. «Lampedusa e Linosa, purtroppo, vivono da anni i problemi legati al fenomeno migratorio, che influenzano profondamente le loro comunità e il settore turistico. Tuttavia, anche le altre isole minori siciliane, pur non essendo direttamente colpite da questi fenomeni, rischiano di subire danni economici e sociali significativi a causa dell’applicazione della Direttiva Bolkestein.»

L’applicazione rigida della Direttiva potrebbe compromettere le piccole attività locali, che rappresentano il cuore pulsante di queste comunità, minando l’equilibrio socioeconomico che le isole hanno faticosamente costruito nel corso degli anni. La concorrenza incontrollata, infatti, rischia di mettere a dura prova l’identità economica e culturale di questi territori, già resi fragili dalla loro condizione di insularità e dalla distanza dai principali centri decisionali ed economici.

Lo scorso mese il Consorzio Turistico Balneare Isole Pelagie ha già inviato una lettera al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Lampedusa e Linosa per sensibilizzare le istituzioni locali sulla gravità della situazione e sollecitare interventi concreti.

Il Consorzio Turistico Balneare Isole Pelagie chiede con urgenza l’adozione di una deroga che tuteli le attività delle isole minori siciliane e la creazione di un tavolo tecnico per individuare soluzioni concrete, condivise e rispettose delle particolarità locali. È fondamentale proteggere un’economia fragile ma vitale, che rappresenta non solo il nostro sostentamento, ma anche il nostro patrimonio culturale e umano.