TURISMO, LIGURIA SCALA LA CLASSIFICA DELLA REPUTAZIONE TURISTICA. PRESIDENTE TOTI E ASSESSORE BERRINO: “RISULTATO DI GRANDE PRESTIGIO GRAZIE A PROMOZIONE E LAVORO DI OPERATORI”

GENOVA. La Liguria scala ben 11 posizioni nella classifica della reputazione turistica 2021 rispetto al 2020: la nostra regione fa registrare la miglior performance in questa classifica stilata dall’istituto di ricerca Demoskopika, passando appunto dal 17° posto del 2020 al 6° di quest’anno.
Il report si basa sull’analisi di pagine web, social media, recensioni, e misura appunto la reputazione di un dato territorio sul fronte dell’offerta e dell’attrattività turistica.
“Si tratta di un risultato di grandissimo prestigio – commentano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore al Turismo Gianni Berrino – che certifica come la Liguria, grazie a un costante lavoro di promozione e valorizzazione e al lavoro di tutti gli operatori del settore, stia diventando una meta sempre più apprezzata dal pubblico, una destinazione in grado di soddisfare le esigenze più diverse, 12 mesi l’anno. I risultati sulle presenze di questa estate, con i mesi da giugno ad agosto che hanno fatto registrare quasi 7 milioni di presenze, confermano concretamente la grande attrattività della Liguria”.

Capacchione (SIB): Garavaglia accoglie nostra proposta, incentivi per la riqualificazione delle strutture turistiche riconosciute anche agli stabilimenti balneari.

“Ancora più necessario garantire la continuità aziendale assicurata dalla legge 145/2018”
Il decreto legge di attuazione del PNRR approvato ieri in Consiglio dei Ministri prevede, fra l’altro, incentivi economici per tutte le imprese turistiche ivi compreso gli stabilimenti balneari per interventi riguardanti l’efficienza energetica, la riqualificazione antisismica, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la digitalizzazione.
Si tratta di un credito di imposta nella misura dell’80 % degli investimenti che può essere utilizzato direttamente o anche ceduto a terzi nonchè di un contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a 40.000 euro che può aumentare di ulteriori 30.000 euro (per digitalizzazione); di ulteriori 20.000 euro (nel caso di imprese femminili o giovanili) e di ulteriori 10.000 euro ( per le imprese ubicate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
La misura del contributo a fondo perduto non può superare il limite massimo di 100.000 euro e il 50 per cento dei costi dell’investimento ed è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento (fatta salva la facoltà di concedere un’anticipazione non superiore al 30 per cento a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria).
Il contributo a fondo perduto insieme al credito di imposta può coprire integralmente l’importo dell’investimento. 
Bene aver compreso anche gli stabilimenti balneari fra le imprese turistiche che possono beneficiare di incentivi per migliorare le strutture ma ricordiamo che bisogna anche e soprattutto che gli stessi siano messi nelle condizioni di poterli utilizzare e questo può avvenire solo garantendo la loro continuità aziendale attraverso l’applicazione della legge 145/2018.