Balneari, il Sib chiede subito una legge per il settore

“Serve un'alleanza fra imprenditori balneari, Comuni e Regioni per un inderogabile e urgente intervento legislativo che metta in sicurezza giuridica la balneazione attrezzata italiana e faccia ripartire il settore” – è quanto ha dichiarato ieri a Riccione Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, nel suo intervento al convegno “Concessioni demaniali: un confronto tra i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria” nel corso dei lavori del G20s, il network nazionale delle destinazioni balneari con almeno 1 milione di presenze turistiche, impegnato per definire al meglio il futuro delle coste italiane. “Una ripartenza ancor più necessaria a causa della congiuntura economica avversa per il conflitto bellico in corso che si somma agli effetti negativi di una non ancora superata epidemia – ha continuato Capacchione. Gli imprenditori balneari con i Comuni e le Regioni sono le parti lese di uno Stato ‘latitante e pasticcione’. L'imminenza delle elezioni amministrative e la prossimità di quelle politiche possono indurre a posticipare un intervento normativo non più procrastinabile. Bisogna, quindi, scongiurare la tentazione di fuga dalle proprie responsabilità della politica che è chiamata ad affrontare e risolvere il problema della ‘morte annunciata’ di decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione attrezzata che il mondo ci invidia – ha concluso il presidente del Sindacato”. (Agr) 

Partita la 5^ edizione del G20-spiagge a Riccione, gli interventi delle associazioni

  Si è aperto ieri, martedì 5 aprile al Palariccione il G20 delle spiagge, il summit che riunisce i rappresentanti dei comuni balneari appartenenti al network G20, con almeno un milione di presenze turistiche annuali. Un’occasione per i primi cittadini di confrontarsi sullo sviluppo strategico delle spiagge più visitate del nostro paese.Due giornate di lavoro per tracciare delle progettualità che abbiano come focus la Transizione Ecologica, l’Innovazione, la Sicurezza e l’Economia. A guidare la discussione è stato il panel “Infrastrutture, trasporti, sviluppo urbanistico e nuovi modelli di business: come creare un futuro più sostenibile?”, che ha visto il confronto tra i relatori presenti: Stefano Boeri, Architetto e Urbanista; Paolo Manca, Vicepresidente Nazionale Federalberghi; Alberto Granzotto, Presidente Nazionale FAITA Federcamping; Pietro Diamantini, Direttore della Direzione Business Alta Velocità di Trenitalia.L’appuntamento di quest’anno, nella sua quinta edizione, per la prima volta ha aperto le porte non soltanto ai 26 sindaci dei Comuni che superano il milione di presenze turistiche, ma a tutte le 334 mete balneari italiane. Questo per «poter avere da tutti un contributo, un aiuto e un supporto in questi momenti così particolari – spiega a margine dell’avvio dei lavori la sindaca ospitante di Riccione Renata Tosi –. Il momento storico legato alla crisi geopolitica internazionale crea molta incertezza e quindi pone anche noi di fronte a una determinazione molto importante».«Le spiagge e le imprese balneari, sono una ricchezza e un patrimonio importante per la nostra comunità – ha detto la Tosi, in apertura dell’appuntamento pomeridiano sulle concessioni balneari -. Le nostre imprese locali, fatte di famiglie e di tradizione, sono un valore imprescindibili per i nostri territori. Il summit G20s è un’opportunità di confronto e di ascolto fondamentale per intraprendere insieme un percorso di difesa del nostro patrimonio comune». «Noi abbiamo ben presente il nostro percorso nella direzione della sostenibilità ambientale, economia e sociale – afferma Roberta Roberta Nesto, Sindaco di Cavallino Treporti e Coordinatrice del Network G20s, in occasione dell’apertura dei lavori del Summit – abbiamo bisogno però di strumenti operativi e di risorse per dare delle risposte concrete ai problemi che affliggono le nostre comunità: quella dei residenti e quella dei turisti».Il focus del Network G20s è infatti quello di ottenere un riconoscimento: lo status di Città Balneare, che possa tutelare e valorizzare le peculiari destinazioni balneari del nostro paese. «Diventa sempre più fondamentale – aggiunge Roberta Nesto – avere a disposizione strumenti che possano aiutare i sindaci nella risposta concreta di tutti i giorni, a maggior ragione quando capitano vicende importanti che ci preoccupano molto, come il Covid, piuttosto che la guerra in Ucraina. Chiediamo quindi allo Stato di riconoscere che noi siamo delle città fisarmonica e abbiamo bisogno di strumenti adeguati».«Da questo summit uscirà una proposta concreta di pochi punti per chiedere a Roma – anticipa Tosi –, e nello specifico alla X Commissione del Parlamento, affinché si possa approdare al riconoscimento di taluni elementi di facilitazione per l’esercizio della nostra attività quotidiana». Nel pomeriggio la discussione è proseguita con il panel: “Concessioni demaniali: un…