Demanio, Callari: “Concessioni nautiche al 2033 se rispettata evidenza pubblica”

 

“Sulla base delle indicazioni fornite dagli uffici competenti della Regione Friuli Venezia Giulia, confermate da una recente interlocuzione tra la Conferenza delle Regioni e il Governo, non rischiano di essere dichiarate nulle le proroghe al 2033 di tutte quelle concessioni demaniali a uso diportistico che in precedenza abbiano rispettato le procedure di evidenza pubblica.”
Lo ha affermato martedì l’assessore al Demanio del Friuli Venezia Giulia Sebastiano Callari nell’ambito della seduta della Terza commissione del Consiglio comunale di #Trieste convocata per discutere della nautica da diporto nel capoluogo giuliano alla luce della sentenza del Consiglio di Stato del 19 novembre 2021, che ha fissato al 2023 la scadenza delle concessioni demaniali.
L’esponente della Giunta regionale ha affermato che le procedure di evidenza pubblica rispettano infatti i principi di trasparenza, parità di condizioni, non discriminazione e pubblicità richiesti dall’attuale normativa europea.
Nel ricordare che sulla base di questa impostazione la Regione ha già prorogato fino al 2033 circa il 70 per cento delle concessioni demaniali a uso diportistico, l’assessore al Demanio ha ricordato che si sta valutando come proseguire per trovare una soluzione per quei rari casi in cui alcuni soggetti concorrenti abbiano deciso di presentare dei rilievi.
Nel corso della seduta si è parlato anche della recente approvazione da parte della Giunta regionale del nuovo Progetto di piano di utilizzazione del demanio marittimo statale a uso diportistico (Pud-Dip), uno strumento di pianificazione che, secondo l’assessore, risulterà particolarmente utile in futuro per definire una destinazione per quei tratti di costa che non sono stati ancora oggetto di concessione demaniale.

Balneari Sardi Uniti contro l’emendamento governativo, deroga per la Sardegna

 

Per la prima volta 6 Associazioni di Categoria si sono unite creando una manifestazione di vicinanza alla Regione Sardegna contro l’Emendamento Governativo. Un lavoro non semplice quello dell’unità, ma che ha permesso la realizzazione di un documento unitario condiviso da tutti I balneari con l’Interno Consiglio Regionale della Sardegna. Tantissimi gli Interventi dei politici durante la manifestazione. Tutti concordi nel tutelare le famiglie sarde: dal m5s al Pd, Fdi, Fi, Lega e Psdaz.

Il Presidente Pais e l’Assessore Quirico Sanna (delegato dal Presidente Solinas per l’occasione), hanno accolto, assieme a tutti I Capigruppo di Maggioranza e Opposizione, le istanze dei presidenti delle Associazioni unite in una unica Delegazione, guidata nella tutela legale, dal Avvocato Demanialista di livello Europeo Vincenzo Cellamare.

La delegazione ha presentato un Documento Unitario di 20 pagine in cui si citano I punti salienti per poter tutelare le 1200 famiglie di balneari sardi dalla messa a bando prevista da un emendamento governativo che non tiene conto delle peculiarità sarde e differenze dal resto d’Italia. Obiettivo del Documento è quello di esser sostenuto dalla Regione Sardegna in Conferenza Stato Regione non appena ci sarà la prossima convocazione con il Governo. Lo stesso Assessore Sanna ha ribadito l’impossibilità nel poter portare a termine la mappatura del demanio marittimo, del demanio lacuale e demanio fluviale della Sardegna entro il 31 dicembre 2023, accogliendo il Nuovo Documento Unitario siglato dalla Delegazione.

La Delegazione composta da Federbalneari Sardegna, Fiba Confesercenti Sassari Gallura, Insieme Unidos, Borghi Turistici Sardegna e Assormeggi Sardegna, ha chiesto la continuazione di un tavolo permanente Regionale, allargato anche alle associazioni minoritarie in termini di rappresentanza a tutela dell’intero comparto che per il 98% è a conduzione famigliare. Anche qui, richiesta accordata dal Consiglio Regionale.