Ddl Concorrenza: Garavaglia, Governo non cadrà su balneari

  "La questione va finalmente risolta, e questo è un interesse primario del settore. Pensare che i problemi si risolvano con i rinvii non funziona. Anzi, acuisce i problemi". Lo dichiara il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in una intervista al 'Corriere della Sera'. "Faremmo ridere il mondo" se il Governo cadesse sulle concessioni BALNEARI, afferma il ministro. "Trovo assolutamente condivisibile quello che ha detto. Del resto, la preoccupazione per chi dovesse uscire da una gestione ci è assoltamente presente ed è quanto prevede l’emendamento governativo. Basta leggere le carte", sottolinea Garavaglia riferendosi a Salvini che ritiene l'accordo sia "a portata di mano". "Si tratta di arrivare a un testo che sia rispettoso di una serie di parametri e di questioni non superabili. E c’è una sentenza del Consiglio di Stato che è chiarissima: se ci fosse un rinvio punto e basta, sarebbe una norma inapplicabile. E si creerebbe un problema più grande", rileva Garavaglia, precisando che la norma sulle gare per le spiagge "è nel ddl Concorrenza, che ha dei tempi. E considerando la sospensione per le Amministrative, le giornate di lavoro per il Parlamento sono pochissime. È un dato oggettivo: bisogna fare in fretta. E ovviamente anche bene". "In un contesto difficile come questo, con il Covid in fase terminale, la crisi energetica e la guerra, insieme agli impegni pressanti del Pnrr, mi sembra evidente che si arriverà fino in fondo. Come del resto dicono tutti i leader", aggiunge il ministro sulla durata del Governo.

Licordari (Assobalneari) si scaglia contro Draghi e l’esproprio delle concessioni

Quella del Presidente di Assobalneari Licordari è l’ unica voce che si è levata contro Draghi senza mezzi termini dicendo quello che altri non hanno il coraggio di dire Balneari pronti a una battaglia durissima sul ddl concorrenza. Il leader Fabrizio Licordari accusa il presidente del Consiglio: “Svende l’Italia” Di Carlo Cambi “Ha detto ai ragazzi di Sommacampagna di essere stato nominato? Doveva aggiungere che i suoi amici dell’Europa, di Goldman Sachs lo hanno nominato commissario liquidatore dell’Italia. Ci toccherà di dar ragione al compianto presidente della Repubblica Francesco Cossiga che ci aveva avvertito su Mario Draghi.” Fabrizio Licordari, guida Assobalneari che aderisce a Confindustria e rappresenta la stragrande maggioranza degli stabilimenti balneari, è una libecciata forza 10, “ma non Forza Italia “ - ci tiene a precisarlo - “ perché ci hanno preso in giro tutti e soprattutto quelli che dicevano di volere difendere le imprese”. Lo tsunami si è originato dall’improvvisa e perentoria convocazione del consiglio dei ministri di giovedì quando in 8 minuti Mario Draghi ha imposto ai ministri dopo aver fatto loro una lavata di capo: “Approvate il ddl concorrenza in fretta o salta il Pnrr.” Come gli scolaretti veneti che il premier ha incontrato ieri mattina i ministri hanno detto: obbedisco. “Ma ora devono far i conti con noi- sbotta Licordari- saremo inflessibili nel denunciare le ipocrisie della politica, saremo durissimi nei tribunali dove abbiamo pronte migliaia di cause per chiedere non solo il rispetto delle leggi che regolano le nostre concessioni, ma anche i danni. Dovranno venire in tribunale a rispondere personalmente. Già a Lecce abbiamo una sentenza favorevole che sospende i pronunciamenti del Consiglio di Stato sulla fine delle concessioni.” Licordari vuole respingere il Governo sul bagnasciuga? “Mettiamola così: stiamo resistendo. Ci hanno attaccato nel momento in cui stiamo producendo il massimo sforzo per rimettere in piedi le nostre aziende, per far partire la stagione turistica. Forse pensavano che fossimo distratti. La legge è dalla nostra parte e quella che sta facendo Mario Draghi è una forzatura illegittima. Il Pnrr con le concessioni balneari non c’entra nulla. Può tranquillamente approvare la riforma della concorrenza senza toccare il nostro settore. E’ che lui sta svendendo il patrimonio, i confini e le imprese italiane. Una riprova? Nel momento in cui abbiamo la massima fame di energia il Governo vuole metter all’asta le centrali idroelettriche. Significa consegnarsi mani e piedi al capitale straniero. Poi raccontano di libero mercato e dall’altra parte di golden power. Più interesse nazionale del nostro settore non esiste. Siamo i concessionari dei confini dello Stato. So che il paragone è forte, ma Zelenski sta facendo vedere al mondo come si difende il proprio popolo, la propria nazione. Draghi ci sta vendendo al peggiore offerente senza curarsi del destino di 30 mila imprese e di centomila famiglie. Sta consegnando le porte del paese alle multinazionali.” Giulio Tremonti a La Verità ha detto che sta dalla vostra parte, vi conforta? “Tremonti è un’autorità massima e ha detto ciò che lo stesso Frederick Bolkestein affermò…