Balneari: Concordi con la protesta dei taxisti

 

Capacchione (SIB): “Inaccettabile sacrificare il lavoro e le aziende di decine di migliaia di famiglie a causa dell’errata applicazione della Direttiva Bolkestein”.

“Gli imprenditori balneari italiani sono a fianco dei tassisti nella protesta contro la liberalizzazione del loro settore, frutto, come per la nostra categoria, di una errata applicazione della Direttiva Bolkestein” – lo ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio.

Il Ddl concorrenza per i balneari, infatti, prevede la confisca e la messa a gara di aziende, che – ricordiamo – sono private malgrado operino su suolo pubblico, anche laddove sia possibile il rilascio di altre concessioni demaniali o economicamente modeste e, quindi, prive di un interesse transfrontaliero.

“È inaccettabile sacrificare il lavoro e le aziende di decine di migliaia di famiglie – ha concluso Capacchione – solo per dimostrare all’Europa che l’attuale Governo è così europeista tanto da andare, persino, oltre le richieste della Commissione europea”.

Ambiente: Scoccimarro, con Marless si monitorano rifiuti litorali Fvg

 

La rilevazione quotidiana della quantità e la tipologia dei rifiuti raccolti nel corso dell’attività di pulizia giornaliera della spiaggia è l’obiettivo del progetto Marless che la Regione ha avviato da qualche giorno e che si concluderà alla fine del mese di agosto. Al setaccio verranno passate la Doggy beach e l’arenile del camping Sabbiadoro a Lignano ma anche il camping Punta spin e il litorale della Git a Grado ed infine Castelreggio a Sistiana.

L’attività, giunta al secondo anno, è svolta in collaborazione con i gestori delle spiagge i quali trasferiranno i dati raccolti all’Arpa del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito di una più ampia attività di monitoraggio dei litorali del Friuli Venezia Giulia. “Il controllo della qualità delle spiagge – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro – viene svolto in un’ampia area che, in Italia, va dal nostro territorio fino alla Puglia, mentre sull’altro versante arriva fino alla città croata di Dubrovnik. In questo modo, a conclusione dell’attività di monitoraggio, si avrà un quadro completo di quella che è la situazione dei rifiuti presenti sulle spiagge delle coste del mare Adriatico”.

“Da rilevare – conclude l’esponente della Giunta – che per il secondo anno consecutivo hanno aderito al progetto i concessionari delle spiagge. Ciò è di rilevante importanza perché permetterà agli stabilimenti balneari di sensibilizzare i bagnanti a mettere in atto comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente”.