“Balneari: sui decreti attuativi per le concessioni deve decidere il prossimo governo!”

 

A prendere ferma e decisa posizione sull’argomento è il segretario regionale della Lega Sardegna Dario Giagoni, consigliere regionale in carica e candidato dal centrodestra nel collegio uninominale della Camera del Nord Sardegna – Ho sempre sostenuto le imprese balneari sarde con le parole e con i fatti,a  partire dalla mozione in consiglio regionale che nel 2019 per prima ha acceso con forza  l’attenzione della RAS sui problemi del settore.

Oggi sono convinto più che mai: Le spiagge e gli stabilimenti devono restare alle aziende italiane! Non capiamo l’urgenza di firmare decreti attuativi oggi con una stagione balneare praticamente già conclusa e, soprattutto, ad opera di un governo uscente e in carica solo per gli affari correnti. Dovremmo – prosegue Giagoni – affrontare la questione durante i mesi autunnali da un nuovo governo, che siamo certi sarà di centrodestra è capace di definire criteri e premialità nelle gare per il rinnovo delle concessioni capaci di tenere in considerazione la continuità aziendale e la piena realizzazione degli investimenti fatti e la posizione dei micro e piccoli imprenditori che vivono di tale attività.

Quello delle concessioni balneari è certamente un argomento molto delicato che deve essere condiviso con le categorie, ed è quello che la Lega ha sempre fatto e proseguirà a fare. Il comparto balneare sardo è formato per oltre il 90% da microimprenditori e dalle loro famiglie, i quali vivono di tale attività, e merita di essere tutelato con tutti i mezzi possibili, anche alla luce degli inserimento del principio di insularità in costituzione. Ed è quello che farò a Roma se i sardi decideranno di accordarmi la loro fiducia”.

Turismo: Garavaglia, la UE conferma “non c’era fretta sulle concessioni. Compito nuovo governo”

 

 

Il ministero del Turismo Massimo Garavaglia rende nota la lettera della Presidenza del Consiglio (Affari europei) con la quale la Commissione europea ha comunicato che il decreto sulla mappatura delle concessioni era atteso dal nuovo governo.

“Una soluzione ragionevole – osserva Garavaglia- che conferma la posizione assunta dai ministri della Lega in consiglio dei ministri; contro una forzatura effettuata inutilmente, vista la lettera della stessa Presidenza del Consiglio”.
“Anche perché – sottolinea il ministro del Turismo – il termine ultimo per il decreto sulla mappatura delle concessioni è previsto per il febbraio del 2023″.

“E comunque – conclude Garavaglia – Il ministero del Turismo non darà l’assenso agli altri decreti in materia che prevedono per norma (a differenza di questo) la firma del Turismo. Se ne occuperà il nuovo governo come è giusto che sia; e come ha ribadito la Commissione Ue”.

Di seguito la posizione di Confesercenti

FIBA, l’associazione che riunisce le imprese balneari associate a Confesercenti, ha da tempo espresso la sua totale contrarietà ad interventi che mettano a rischio le attività economiche ed i lavoratori del comparto. “Ci si faccia pagare quello che è ritenuto giusto – aveva dichiarato il Presidente Maurizio Rustignoli -. “Non chiediamo sconti, vogliamo solo avere la possibilità di continuare a svolgere la nostra attività, su cui abbiamo investito e attraverso cui abbiamo garantito lavoro e sicurezza. Venga dato il tempo necessario per permettere al settore di organizzarsi: passare da un termine di scadenza delle concessioni del 2033 al 2023 è stato un bel salto indietro, la nostra vita imprenditoriale è stata improvvisamente accorciata di dieci anni. Ora ci aspettiamo una proposta equilibrata, che tenga conto di tutto questo”