Ombrelloni e lettini su moli e scogliere, l’opposizione contro Toti

Grandi polemiche in Liguria dopo l’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio regionale che prevede di concedere agli stabilimenti balneari di mettere lettini, sdraio e ombrelloni su scogliere artificiali, pennelli e altre opere di difesa costiera all’interno di aree balneari in concessione.

Commenta Renato Arboscello, consigliere d’opposizione appartenente al Pd:“Dare la possibilità ai gestori degli stabilimenti balneari di sistemare ombrelloni, lettini e sdraio anche sulle opere di difesa della costa non è un intervento a sostegno del turismo balneare. Nella foga di apparire come i paladini dei balneari, l’assessore Scajola e la Giunta Toti hanno commesso un grossissimo errore, nei fatti saranno pochissimi i beneficiari di questa norma che quindi non è risolutiva e non darà nulla in più al turismo ligure”.
Prosegue il consigliere: “Sarebbe stato invece molto più utile lo stanziamento di fondi a favore dei Comuni per dare loro la possibilità di gestire le spiagge libere e offrire più servizi. Per questo con un emendamento al bilancio chiederò che vengano stanziati 400mila euro a favore dei Comuni per dare loro la possibilità di attrezzare le spiagge libere con dei servizi, perché ad oggi non hanno risorse sufficiente per gestirle. Stanziando fondi a favore dei Comuni, sia per interventi strutturali come servizi igienici e docce, sia per la la manutenzione ordinaria come pulizia e guardianaggio, si possono garantire spiagge libere fruibili in sicurezza da tutti anche da chi non vuole andare in uno stabilimento balneare. Solo in questo modo si farebbero interventi a sostegno del turismo balneare e non mera propaganda, come sta facendo la Giunta Toti”.
“Se poi si vuole agevolare l’imprenditoria balneare le misure da mettere in campo sono altre, come snellire la normativa e la burocrazia: oggi mettere un chiringuito o qualsiasi altra struttura amovibile in spiaggia è un’impresa titanica quindi quello da fare sarebbe agevolare gli imprenditori semplificando le normative per svolgere la loro attività, non sistemare ombrelloni, lettini e sdraio anche sulle scogliere”, conclude Arboscello

Calca la mano il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi:“Dare in concessione le scogliere ai proprietari dei bagni privati è un’idea folle che penalizza i liguri. Comprendiamo che Toti non sia nato in questa regione e che non la conosca bene, ma segnaliamo al presidente che la Liguria non è l’Emilia-Romagna, come si può peraltro evincere dallo stato in cui versa la sanità pubblica ligure. Gli scogli, i moli, le dighe e i pennelli sono una risorsa libera preziosa, in una regione che ha oltre il 70% di occupazione del litorale da parte dei privati, nonostante il limite nazionale sia fissato al 60%. E lo sono soprattutto per chi non vuole o non può spendere 50 e passa euro per fare un bagno o prendere un po’ di sole”.
Aggiunge Tosi: “Questa misura, oltre che antidemocratica, antiestetica, foriera di incidenti e infortuni, è anche antieconomica. Gli scogli, infatti, sono anche un’importante risorsa sociale: pensiamo alle migliaia di pescatori, liguri e non che, già penalizzati dalle limitazioni post Covid, verranno estromessi e non potranno esercitare la loro passione, visto che gli spazi usuali saranno occupati”.
“Al netto delle storture future di questa norma, guardiamo al presente e poniamoci una domanda: nessuna ravvisa il rischio che questa iniziativa della Giunta metta in difficoltà un componente della stessa, che ha un’attività proprio a Santa Margherita Ligure e… in odore di scogliera? Chissà. Ma il tempo è galantuomo e presto scopriremo cosa si cela dietro questo articolo che, come M5S, non abbiamo votato favorevolmente”, conclude Tosi.

“Non togliamo spazio a nessuno, è una cosa non vera. – replica l’assessore regionale al Demanio marittimo Marco Scajola – Non sono nuove concessioni, ma spazi assegnati all’interno di concessioni già in essere che potranno essere utilizzati, creiamo una nuova opportunità e nel 2023 la Regione Liguria investirà 2 milioni per le spiagge libere”.

La vita del bagnino di salvataggio in una nuova serie web tv

 

Presentata ieri al teatro Sirena di Francavilla al mare la prima serie web tv denominata ‘’Lifeguard. La compagnia del mare’’ alla presenti di oltre trecento invitati tra cui il sindaco della città di Francavilla al mare Luisa Russo, il sindaco di Pescara Carlo Masci, il comandante della direzione marittima Abruzzo e Molise Marcello Luigi Notaro e il presidente del Sindacato italiano balneare Riccardo Padovano. Durante l’evento sono stati alla consegnati gli attestati di ringraziamento ai bagnini più meritevoli.

“La serie web tv nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del mare, rappresentare le bellissime
località costiere, raccontare le esperienze di vita dei ragazzi che intraprendono tale percorso formativo, illustrare l’organizzazione che si cela dietro i bagnini di salvataggio e raccontare l’amore che i titolari dei stabilimenti balneari hanno verso i bagnanti”, ha spiegato Cristian Di Santo, presidente della ‘’Compagnia del mare lifeguard”.

“Le serie web tv sarà pubblicata a partire da oggi, le prime tre puntate a cadenza settimanale e a seguire una al mese. In futuro, autorizzazioni permettendo”, ha concluso Di Santo, “sono previste nei copioni della serie anche interventi di soccorso della guardia costiera e altre autorità di polizia marittima e sanitarie”.