Balneari: proroga delega e confronto con associazioni, il piano del Governo

  Sul delicato tema delle concessioni balneari il Governo sceglie la strada del confronto. E guadagna tempo nell'ottica di trovare una soluzione che accontenti le diverse anime della maggioranza, Forza Italia e Lega in testa.Nell'incontro di oggi il governo ha illustrato alla maggioranza le ultime novità emerse dall'ordinanza della Corte di giustizia Europea del 16 gennaio 2023 , che ha deciso di statuire senza trattazione orale sul rinvio pregiudiziale proposto dal TAR Lecce. Si è convenuto di istituire un tavolo interministeriale, nonché di aprire un immediato confronto con le categorie e le istituzioni interessate. Pertanto è necessaria una proroga per l'esercizio da parte del governo della delega". E' quanto si legge in una nota del governo dopo l'incontro di maggioranza sul tema delle concessioni per i balneari.Si tratterebbe quindi di prorogare, secondo quanto viene riferito, di tre o quattro mesi, l'esercizio della delega sulle concessioni. Delega prevista dal ddl concorrenza (approvato dal precedente governo) e da esercitare attraverso decreti attuativi attualmente entro febbraio.Intanto, secondo quanto si apprende da ambienti della maggioranza, al termine della riunione di oggi, il governo avrebbe anche espresso ferma critica all'ipotesi della proroga delle concessioni. Quindi, vista la delicatezza della situazione nei rapporti con l'Europa, l'esecutivo avrebbe prospettato come soluzione a Forza Italia e alla Lega di riformulare i loro emendamenti. Il partito azzurro avrebbe replicato dicendo che aspetta l'esito del lavoro del tavolo interministeriale e il confronto con i balneari e poi deciderà il da farsi."Usciamo soddisfatti dalla riunione di oggi. E' stata infatti sposata l'idea che la Lega ha avuto fin dal principio di coinvolgere in un tavolo interministeriale le associazioni di categoria, le Regioni e tutti gli attori coinvolti per arrivare finalmente a un riordino della materia". Così in una nota Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, a margine della riunione di oggi sui balneari.(TELEBORSA) 24-01-2023 20:00

Regione Lombardia congela gli aumenti dei canoni demaniali per le imprese ricettive su laghi e fiumi

  Regione Lombardia evita pesanti aumenti sui canoni demaniali derivanti dall’inflazione per le oltre 1.560 imprese turistico-ricettive che si affacciano sui laghi e sui fiumi lombardi, oltre che per i privati cittadini titolari di concessioni demaniali (ormeggio, posti barca). Una misura contenuta nella Legge di bilancio regionale ha infatti bloccato l’aggiornamento Istat del 2023 che avrebbe comportato, a causa dell’inflazione, un incremento dei canoni di concessione del 14,5% rispetto ai canoni applicati per il 2022. L’aggiornamento è quindi congelato all’indice Istat 2022 approvato a fine 2021. «Il provvedimento è frutto di un emendamento, a firma di Marco Colombo, alla Legge di bilancio approvata in Consiglio regionale – afferma Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile – e consente di evitare aumenti gravosi che sarebbero andati a pesare su tutti i titolari di una concessione demaniale (lacuale e idroviaria) in Lombardia, soggetti pubblici e privati, titolari di concessioni per ormeggio, posti barca e attività economiche e turistico/ricettive. Una misura concreta che va nella direzione di calmierare gli effetti dell’inflazione e supportare l’economia delle nostre zone lacustri e non solo, già colpite dalla crisi covid». Le imprese che beneficiano della misura (alberghi, campeggi, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, cantieri nautici, attività di noleggio, rimessaggio e locazione barche) operano sulle aree demaniali gestite dalle Autorità di bacino e dai Comuni rivieraschi per quanto riguarda i laghi, da Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) per quanto riguarda i fiumi e dal Consorzio Est Ticino Villoresi per quanto riguarda il sistema dei Navigli.  Di seguito la stima del numero delle imprese per ente di gestione: Autorità di bacino dei Laghi di Garda e Idro: 918 impreseAutorità di bacino lacuale dei Laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese: 80 impreseAutorità di bacino dei Laghi Ceresio, Piano e Ghirla: 30 impreseAutorità di bacino del Lario e dei Laghi minori: 373 impreseAutorità dei Laghi di Iseo, Endine e Moro: 101 impreseComune di Milano (darsena): 14 impreseAipo: 45 impreseConsorzio Est Ticino Villoresi: 3 imprese.