Regione Lombardia congela gli aumenti dei canoni demaniali per le imprese ricettive su laghi e fiumi

 

Regione Lombardia evita pesanti aumenti sui canoni demaniali derivanti dall’inflazione per le oltre 1.560 imprese turistico-ricettive che si affacciano sui laghi e sui fiumi lombardi, oltre che per i privati cittadini titolari di concessioni demaniali (ormeggio, posti barca). Una misura contenuta nella Legge di bilancio regionale ha infatti bloccato l’aggiornamento Istat del 2023 che avrebbe comportato, a causa dell’inflazione, un incremento dei canoni di concessione del 14,5% rispetto ai canoni applicati per il 2022. L’aggiornamento è quindi congelato all’indice Istat 2022 approvato a fine 2021.

«Il provvedimento è frutto di un emendamento, a firma di Marco Colombo, alla Legge di bilancio approvata in Consiglio regionale – afferma Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile – e consente di evitare aumenti gravosi che sarebbero andati a pesare su tutti i titolari di una concessione demaniale (lacuale e idroviaria) in Lombardia, soggetti pubblici e privati, titolari di concessioni per ormeggio, posti barca e attività economiche e turistico/ricettive. Una misura concreta che va nella direzione di calmierare gli effetti dell’inflazione e supportare l’economia delle nostre zone lacustri e non solo, già colpite dalla crisi covid».

Le imprese che beneficiano della misura (alberghi, campeggi, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, cantieri nautici, attività di noleggio, rimessaggio e locazione barche) operano sulle aree demaniali gestite dalle Autorità di bacino e dai Comuni rivieraschi per quanto riguarda i laghi, da Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) per quanto riguarda i fiumi e dal Consorzio Est Ticino Villoresi per quanto riguarda il sistema dei Navigli. 

Di seguito la stima del numero delle imprese per ente di gestione:

Autorità di bacino dei Laghi di Garda e Idro: 918 imprese
Autorità di bacino lacuale dei Laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese: 80 imprese
Autorità di bacino dei Laghi Ceresio, Piano e Ghirla: 30 imprese
Autorità di bacino del Lario e dei Laghi minori: 373 imprese
Autorità dei Laghi di Iseo, Endine e Moro: 101 imprese
Comune di Milano (darsena): 14 imprese
Aipo: 45 imprese
Consorzio Est Ticino Villoresi: 3 imprese.

ASSOBALNEARI rivolge appello al Presidente del Consiglio e alle forze politiche di maggioranza

 

Il vertice di maggioranza sulla questione concessioni demaniali annunciato ieri dal Premier On Giorgia Meloni che si terrà oggi determinerà il comportamento e la linea politica che Parlamento e Governo attueranno sulle concessioni delle spiagge, ma anche dei porti turistici, alberghi, campeggi ristoranti. Da questo importantissimo incontro ne deriverà il futuro di 30000 imprese che hanno costruito nei decenni la storia, la cultura, l’ economia delle località costiere del nostro Paese difendendo e valorizzando una porzione di territorio importante che rappresenta anche una virtuale linea di confine nazionale.
Giudico estremamente positivo il momento di incontro di oggi tra le forze di Governo perché solo se affronteranno questa partita tutte insieme coese e compatte potranno salvaguardare le imprese italiane dal tentativo di esproprio di una Europa dove comportamenti torbidi dediti alla corruzione sono emersi in questi ultimi mesi, e dove sono certo che il “Teorema Panzeri” sia utilizzato anche per consentire a multinazionali o fondi di investimento di mettere le loro grinfie sulle nostre coste.
Perció lancio un appello al Presidente Meloni, e al pari alle forze alleate di Governo, affinché ciò che é stato oggetto di un dichiarato e manifesto impegno elettorale, sia oggi attuato avendo avuto il consenso di tutti gli italiani che hanno permesso con il loro voto al centro destra di governare il nostro Paese, ben conoscendo tra i vari punti dei programmi, anche quello della tutela delle imprese balneari italiane.
Nessun italiano, sono certo, avrebbe piacere di trovarsi sulle nostre spiagge società tedesche, olandesi, francesi o cinesi a gestire ciò che é italiano! E oggi si definisce questa linea!

Non dobbiamo arretrare nemmeno di un millimetro !