G20Spiagge: uno Status che consenta di amministrare il record di presenze che le città balneari prevedono per il 2023

Alghero, Arzachena, Bellaria Igea Marina, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Chioggia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste:
i comuni del G20s da soli attraggono 70 milioni di presenze turistiche – il 17% delle presenze turistiche complessive in Italia.
Una stagione avviata con un incremento di presenze turistiche che potrebbe portare il settore balneare ad uno degli anni record di sempre: più che un augurio è una consapevolezza che i Sindaci del G20Spiagge, il network che raccoglie le maggiori località delle spiagge italiane, sanno di dover gestire con un impianto legislativo da migliorare. La nuova legge sullo “Status di Città delle spiagge” sta iniziando il percorso parlamentare. Insieme, come network, i Sindaci stanno seguendo quotidianamente lo sviluppo di un progetto che vanta una trasversalità politica di fronte ad una necessità avvertita pienamente in tutta la costa del Paese. Le iniziative si sommano e la speranza è che il percorso si compia entro l’anno.
“Oramai riteniamo di aver dimostrato come in tutte le Città delle spiagge noi sindaci affrontiamo problemi comuni – afferma Roberta Nesto, Sindaco di Cavallino Treporti e coordinatrice nazionale di G20Spiagge – ricercando soluzioni che l’apparato legislativo in vigore ancora non contempla. Abbiamo verificato l’esistenza di molti criteri ricorrenti tra noi e relativi alla nostra azione amministrativa che sono presenti da nord a sud, da est a ovest e che ritroviamo nelle località con una massiccia presenza di turisti esattamente come in quelle con meno. È la base giuridica su cui il Parlamento è chiamato ad agire promulgando lo Status di Città delle spiagge”.

In un recente focus a Milano, svoltosi presso il Corriere della Sera, moderato dalla redazione del giornale, il confronto si è sviluppato evidenziando come sia indispensabile dare al settore strumenti normativi adeguati al suo mantenimento in salute anche perché, ampiamente dimostrato, è un indispensabile motore per altri settori economici del Paese.
Anche il Direttore del Master in economia del Turismo dell’Università Bocconi, Cristina Mottironi, ha espresso la propria totale adesione alla definizione di uno Status che renderà il settore balneare molto più competitivo in Europa, più attrezzato alla salvaguardia ambientale e dedicato al miglioramento socioeconomico delle comunità dei residenti.
L’azione di G20Spiagge è continua e già dalle prossime settimane sono previsti incontri con tutte le forze politiche e con il Ministero del Turismo. “L’incontro ha rappresentato una nuova occasione di confronto e rafforzamento dello spirito di squadra con il quale noi sindaci delle città di mare ci stiamo muovendo in questi mesi – aggiunge il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti -. Personalmente ho voluto portare ancora una volta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza che a Jesolo è sempre molto sentito, forse più di ogni altra località.

Negli ultimi anni si è lasciato che molti associassero il nome della nostra città all’idea dello sballo e del divertimento incontrollato, al punto che il comportamento di qualcuno ha superato il limite della decenza per non parlare di quando ha portato alla commissione di reati. Una situazione non più tollerabile né tollerata, per risolvere la quale l’amministrazione sta agendo su più fronti, in stretta collaborazione con la Prefettura e le forze dell’ordine, riempiendo di contenuti positivi la città e riducendo progressivamente gli spazi per chi ha voglia di divertirsi superando il limite. Ordinanze, procedure e investimenti stanno rendendo Jesolo un punto di riferimento all’interno del G20Spiagge rispetto al tema della sicurezza. Lo status di città balneare ci potrà aiutare ad avere non tanto più risorse, quanto più competenze per intervenire sulle situazioni che hanno a che fare con la sicurezza urbana”.Milano, 16 giugno 2023

Concessioni balneari, Callari ‘Momento di prendere decisioni’

Il Friuli Venezia Giulia ha già da tempo svolto i suoi “compiti per casa” sulla mappatura delle aree demaniali, mettendo a punto un sistema chiaro e trasparente. Bisogna dire basta a chi vuole buttare la palla in tribuna perché è arrivato il momento di prendere delle decisioni chiare in un settore importante per l’economia non solo del nostro territorio ma dell’intero Paese”.
È questo il commento dell’esponente dell’esecutivo regionale Sebastiano Callari, a margine del Tavolo interregionale degli assessori al Demanio marittimo, convocato dall’assessore ligure Marco Scajola in qualità di Coordinatore del Tavolo stesso in seno alla Conferenza delle Regioni, consesso chiamato a discutere il tema delle concessioni demaniali marittime.

“Nel corso della riunione – ha spiegato Callari – sono stati illustrati i passaggi compiuti qualche giorno fa durante la seduta del tavolo interministeriale, dal quale è emerso – per l’ennesima volta – la necessità di accelerare i tempi per il completamento della mappatura delle concessioni demaniali esistenti. È questo un atto propedeutico che servirà in seconda battuta alla definizione dei criteri per la determinazione della sussistenza o meno della scarsità della risorsa disponibile e, di conseguenza, l’applicazione o meno della direttiva Bolkestein”.

“In sostanza – procede l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia – nella riunione di oggi ci siamo trovati a dover discutere una cosa sulla quale ci stiamo confrontando ormai da molto tempo con i governi che, fino ad oggi, si sono susseguiti alla guida del Paese. È anacronistico continuare a parlare di mappature quando già tutte le Regioni hanno già fornito questi dati. Noi, con “Eagle Fvg”, abbiamo messo a punto un sistema di consultazione delle banche dati territoriali in grado di fornire in maniera chiara e trasparente ciò che, ancora una volta, il tavolo interministeriale chiede per poi poter procedere alla determinazione della sussistenza o meno della scarsità della risorsa disponibile”.

“Non va dimenticato – ha aggiunto l’assessore regionale – che una pubblica amministrazione deve poter dare certezza sia agli imprenditori che operano in questo settore sia ai funzionari che devono compiere i relativi atti. Dal canto nostro abbiamo provveduto in alcuni casi a rinnovare, e non prorogare, alcune concessioni, pubblicando le richieste degli interessati e provvedendo al rilascio della concessione laddove nessun altro ha manifestato il suo interesse per lo stesso sito. Dove invece sono state avanzate più richieste, abbiamo predisposto le procedure di gara, stoppate poi dal Governo”.

Infine per l’assessore Callari “è giunto ora il momento di non continuare a buttare la palla in tribuna ed assumere invece una posizione chiara nell’interesse di tantissime imprese che operano in un settore strategico dell’economia nazionale. Cercare di dimostrare che le aree demaniali non sono una risorsa scarsa per aggirare la norma Bolkestein e quindi continuare a prorogare all’infinito le concessioni già in essere è un principio che va contro la libera impresa, proprio quella che invece un governo di centro destra intende tutelare”.