Mappatura spiagge regione Toscana, i commenti di confcommercio e confesercenti

“In Toscana la percentuale di arenili dati in concessioni è molto meno del 50%” – queste le parole di Leonardo Marras, assessore regionale al demanio della regione Toscana, che ieri ha inviato il dossier riguardante la mappatura delle spiagge al Governo. “Questa percentuale”, prosegue Marras, “non è un dato qualsiasi, ma può significare che le gare non sono necessarie”

 A seguito di queste dichiarazioni intervengono le due associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei balneari, Ascom Confcommercio e Confesercenti.

«Pur non avendo avuto la possibilità di esaminare il lavoro effettuato dalla Regione Toscana relativamente alla mappatura delle aree demaniali – e ignorandone quindi gli esiti – prendiamo atto del fattivo spirito di collaborazione con il quale la stessa Regione e i Comuni interessati si stanno rapportando con il Governo sulla assai articolata questione Bolkestein – afferma il direttore di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando -. Ci auguriamo che la Regione Toscana voglia presto condividere con le associazioni di categoria e con gli stessi operatori del settore balneare i risultati del monitoraggio delle spiagge in regione; allo stesso tempo confidiamo che il risultato annunciato quest’oggi dalla Giunta Giani possa accelerare il percorso di uscita definitiva da una situazione di incertezza che non è più tollerabile. Siamo nel pieno della stagione estiva e non è pensabile che centinaia di imprenditori continuino ad affrontare questo periodo con il sorriso sulle labbra da mostrare sempre e comunque ai propri ospiti e le ansie e le preoccupazioni da sfogare entro le mura di casa dopo 16-18 ore di intenso lavoro».

«Il tavolo tecnico per la mappatura ha da poco iniziato il proprio lavoro – afferma Claudio Pierini presidente provinciale Fiba, l’associazione dei balneari di Confesercenti -. Oltre ai dati certi che questo tavolo deve produrre aspettiamo di sapere quali saranno i criteri selezionati con cui andare a dimostrare la non scarsità della risorsa. Noi balneari speriamo che dal tavolo esca, in tempi rapidi, una soluzione per togliere le nostre imprese dall’incertezza che da troppi anni le attanaglia».

«Quello che emerge dalle parole di Marras su quanto fatto dimostra che la risorsa c’è» afferma Simone Guerrini presidente regionale Fiba Confesercenti.

«Dobbiamo basarci su questi dati per evidenziare, come precisato anche nell’articolo 12 della direttiva Bolkestein, che nel caso non ci sia scarsità di risorsa la direttiva non venga applicata. Serve rivedere il percorso per la riassegnazione di chi detiene le concessioni con il riconoscimento del valore commerciale d’azienda per tutte le attività esistenti sul demanio. Se non vi è scarsità come si riassegnano? Bisogna andare in Europa a dire che l’Italia con le sue coste, fiumi, laghi è occupata da X percentuale in concessione. Serve un percorso apposito per decidere come riassegnare, bisogna andare a colmare il vuoto normativo e andare a modificare il codice della navigazione».

Municipio Roma X, dopo gara deserta su servizi balneari Ostia 4 lotti scoperti

La gara europea per l’affidamento dei servizi sulle spiagge di Capocotta, Castel Porziano e Ostia Ponente è parzialmente andata deserta e per questo i servizi, di gestione delle spiagge e quindi di salvataggio, sono stati assegnati soltanto a Castel Porziano. Di conseguenza è stato svolto un altro bando per i sei lotti andati deserti e ne sono stati assegnati due, quindi sono quattro le aree del litorale romano disponibili e per cui non c’è un concessionario che offre i servizi balneari. È quanto emerso dall’intervento del presidente Municipio Roma X, Mario Falconi, nel corso della seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina sulle spiagge di Ostia.

“Castel Porziano e Capocotta, insieme a Ostia Ponente, sono spiagge frequentate da migliaia di romani. A luglio del 2022 abbiamo fatto una gara europea ma una parte è andata deserta. Abbiamo avuto due offerte, una idonea e l’altra no – ha detto Falconi -. Così a Castel Porziano abbiamo affidato i servizi balneari, quindi ci sono i bagnini e quant’altro. La gara europea, invece, non è andata bene per Ostia Ponente. Probabilmente chiedere più garanzie, come tre bagnini turnanti, ma è una mia ipotesi da verificare, ha reso la gara non appetibile. A Capocotta, volendo risolvere il problema dei chioschi, abbiamo dovuto fare un nuovo bando per i sei lotti andati deserti ma siamo riusciti ad assegnarne due, quindi quattro non hanno un assegnatario”, ha detto Falconi.

“Nonostante le difficoltà di personale, lamentate da tutti i presidenti di Municipio ma anche dal Campidoglio – ha aggiunto Falconi – conoscendo la situazione, ci siamo mossi attivando un tavolo, a luglio del 2022, con tutti i soggetti coinvolti per cominciare a ragionare su alcune situazioni, ad esempio Castel Porziano di cui tutti parlano ma qualcuno dimentica che è un problema irrisolto da vent’anni e per questo si sono verificati anche sequestri da parte della magistratura. Grazie a quel tavolo siamo arrivati alla firma con cui la capitaneria di porto ha affidato l’area al Municipio X di Roma”