Sib, bene il varo del decreto legislativo per effettuare il censimento delle concessioni


Si riferisce al censimento delle concessioni di tutti i beni pubblici (quindi non solo spiagge ma anche piazze, laghi, fiumi, marciapiedi, ecc.) previsto dall’art. 2 della legge sulla concorrenza varata dal precedente Governo Draghi.
“Era già “maturo” per la sua approvazione dallo scorso dicembre dopo aver ricevuto il parere della Conferenza Unificata lo scorso 30 novembre – ha commentato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio.
Con un ritardo di otto mesi e a 10 giorni dalla scadenza della delega, quindi, (prorogata con il “milleproroghe” dal 27 febbraio al prossimo 27 luglio).
Dal censimento gli imprenditori balneari non hanno nulla da temere ma, anzi, tutto da guadagnare.
Dai primi dati, infatti, è evidente che manca il presupposto per l’applicazione della direttiva Bolkestein, così come deciso dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea”.

Balneari: fonti governo, nessuna privatizzazione, massima trasparenza

Il decreto legislativo, oggi approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri, prevede in attuazione dell’art. 2 della legge concorrenza 2021 l’istituzione presso il Mef del sistema informativo di rilevazione delle concessioni dei beni pubblici. Lo si apprende da fonti di governo che spiegano come “detto sistema, alimentato dalle amministrazioni pubbliche, ma anche dalle Regioni e dagli Enti locali, contiene le informazioni relative a tutte le concessioni dei beni demaniali o appartenenti al patrimonio indisponibile (natura del bene, ente proprietario e gestore, durata della concessione, modalità di assegnazione della concessione, entità del canone concessorio, eventuali rinnovi). I dati così acquisiti saranno pubblicati anche in forma aggregata in un’apposita sezione dedicata del sito istituzionale del Mef. Conseguentemente, l’iniziativa – spiegano le stesse fonti – consentirà di censire ed aggiornare tutte le concessioni (in essere o nuove) relativa a tutti i beni pubblici. Quanto alle concessioni balneari le stesse sono già censite nella banca dati istituita presso il Mit, alla quale fa riferimento l’art. 5 del decreto legislativo. Detta banca dati non viene in alcun modo archiviata o duplicata ma, esclusivamente, resa interoperabile con quella istituita presso il Mef, che, come detto, ha un contenuto ben più ampio. Conseguentemente, nessuna privatizzazione o cementificazione delle spiagge, bensì mera attuazione dell’art. 2 della legge concorrenza 2021, che persegue il ben diverso obiettivo di assicurare la massima trasparenza e pubblicità di tutti i rapporti concessori”, conclude le fonti dell’esecutivo. Agenzia Nova