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Sunbeds with umbrellas on sandy beach in Salema seaside town, Alrgarve region, Portugal

Balneari, dopo decisione consiglio di stato, spiagge piu’ care e meno libere

”A pochi giorni dall’avvio della stagione balneare, il Consiglio di Stato conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre dello scorso anno, obbligando così le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe al 31 dicembre del 2024. La decisione, che si richiama “ai principi della Corte di Giustizia Ue” per dare “immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale“ sottolineando che la risorsa spiaggia “é scarsa”, potrebbe avere impatti significativi non solo sulle attività balneari e sulla gestione delle spiagge in Italia in generale, ma anche sugli utenti”.

E’ quanto si legge in una nota di Federcontribuenti in cui si evidenzia come é ”pressoché matematico che un rincaro del prezzo delle concessioni si ribalterà sul prezzo dei servizi offerti, e quindi sui consumatori. In alternativa, qualora a partecipare alle gare fossero gruppi finanziariamente forti, nulla vieta che si verifichi un fenomeno di concentrazione delle concessioni, con omologazione dei servizi, dei prezzi e, giusto per fare un esempio dell’intero settore “food” che ruota e dipende dal settore”. Come associazione, dunque, ”nutriamo forti perplessità in merito alla decisione del Consiglio di Stato, per la semplice ragione che i comuni italiani si sono rivelati assolutamente incapaci di identificare le aree adibite a spiaggia pubblica”.

Questo potrebbe portare a cambiamenti significativi nel settore delle spiagge italiane nei prossimi anni, sotto forma di cambi di gestione e proprietà, passando come bene abbiamo visto da un controllo imprenditoriale ad uno finanziario, e sinceramente – conclude la nota – visti i “successi” degli ultimi 30 anni non pare un gran viatico”.

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View of the Tyrrhenian sea coast in Positano, Italy. Beach with people and sunbeds, residential buildings in the distance

Per il Consiglio di Stato i concessionari possono operare anche in caso di concessione decaduta

Il Consiglio di Stato, con tre Ordinanze dello stesso contenuto (nn.rr.1813/2024,1814/2024 e 1815/2024) depositate oggi, ha affermato che prevale l’interesse privato a continuare l’attività ancorché decaduto dalla concessione non essendo i comuni nelle condizioni di affidare a terzi il compendio demaniale. Lo afferma Antonio Capacchione presidente Sib Confcommercio..

Prosegue Capacchione “Con buona pace di coloro che ritengono abusivi tutti i concessionari attualmente operanti. Infatti il Consiglio di Stato precisa che: “nel bilanciamento degli interessi contrapposti, perciò, appare preminente quello del privato, tenuto conto che in questo modo sono altresì soddisfatti gli interessi pubblici alla manutenzione dell’area e alla percezione dei canoni demaniali senza soluzione di continuità”. Queste Ordinanze cautelari si aggiungono a quella nr. 3943/2024 dello scorso 30 aprile emessa sempre dal Consiglio di Stato che ha chiarito che è sospesa la messa a gara delle concessioni demaniali marittime vigenti in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia sulla validità dell’art. 49 del codice della navigazione”.

Chiosa il presidente del Sib “Si tratta oramai di un orientamento giurisprudenziale consolidato del Consiglio di Stato affermato anche nell’Ordinanza cautelare nr. 138/2024 del 17 gennaio 2024 e nr. 8010/2022 del 15 settembre 2022. Siamo in presenza di importanti decisioni della giustizia amministrativa in favore dei concessionari attualmente operanti che però non fanno venir meno sia la necessità che urgenza di un provvedimento legislativo chiarificatore. Che continua irresponsabilmente a mancare esponendo a gravi e concreti rischi la parte più preziosa del turismo italiano“.