Gnassi (Pd): “Presentato emendamento pro gare con indennizzo”

Andrea Gnassi: “Sulle concessioni è dovuta intervenire ancora una volta la magistratura perché il governo continua a non decidere: come Pd abbiamo depositato un nuovo emendamento con proposte per arrivare alle gare con criteri certi e indennizzi ai concessionari uscenti”

“Il governo continua a dire bugie e a non decidere sul tema Bolkestein tanto che è dovuta intervenire ancora una volta la Magistratura attraverso il Consiglio di Stato sulla stagione balneare 2024. Noi continuiamo a incalzare con gli strumenti a nostra disposizione e nei giorni scorsi abbiamo depositato un nuovo emendamento alla proposta di legge della maggioranza per risolvere, senza demagogie e una volta per tutte la questione concessioni e gare”. Così l’onorevole del Partito Democratico Andrea Gnassi all’indomani del nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato, per poi entrare nel merito: “La nostra proposta si inserisce sull’abrogazione dell’articolo 49 del Codice della Navigazione e prevede un indennizzo al concessionario in caso ne subentri un altro (principio già stabilito dalla legge Concorrenza Draghi): indennizzo adeguato, a carico dell’eventuale concessionario che subentra e soprattutto determinato prima dell’indizione della gara con criteri seri, trasparenti e oggettivi figli di una perizia giurata di stima redatta da un professionista abilitato nominato dai Comuni. Se dopo un anno non si sia provveduto ancora ad affidare una nuova concessione, proponiamo che sia lo Stato ad anticipare l’indennizzo al concessionario uscente, recuperandone poi i costi sempre a carico di chi subentra. Proponiamo infine che l’amministrazione pubblica abbia la facoltà di ordinare la demolizione delle opere e la restituzione del bene demaniale, a fronte anche in questo caso di un indennizzo in favore del concessionario corrisposto anche se lo stesso esegua tale ordine”

Chiude Gnassi: “In questo modo si riuscirà a dare certezza a un settore nevralgico per la nostra economia, settore che potrà tornare a progettare e investire. Chiediamo quindi al governo di non perdere più tempo e di far sviluppare su questi temi e questa proposta una  legge quadro con il coinvolgimento di Regioni, Comuni e imprese”.

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Balneari: Pd e M5S nemici della categoria, da loro parole al vento

“Leggiamo dichiarazioni surreali da parte di esponenti di Pd e M5S sulla questione balneari. Parole al vento da parte dei nemici storici della categoria, quelli che da sempre sostengono la necessità delle aste per consentire l’esproprio delle nostre imprese balneari. Se questo non è avvenuto in tutti questi anni è grazie a chi si è sempre prodigato per fermarli. Il governo Meloni ha realizzato, unico nella storia, una mappatura delle coste che dimostra l’attuale inesistenza della scarsità della risorsa naturale, presupposto indispensabile per la messa a gara delle attuali concessioni e necessario per l’individuazione di nuove aree da assegnare in concessione per favorire lo sviluppo del nostro turismo balneare e l’apertura del mercato a nuovi operatori.

Su questa base il Governo ha riaperto un’interlocuzione serrata con la Commissione europea, per arricchire la quale sono state convocate due nuove riunioni del tavolo tecnico interministeriale (20 maggio e 12 giugno) al fine di varare quanto prima una norma che restituisca certezza agli operatori e alle amministrazioni interessate superando le contraddittorie sentenze di questi mesi e i rilievi del Quirinale. Ulteriori iniziative parlamentari devono considerarsi complementari, e non certo sostitutive, rispetto a questo percorso ben delineato. Con buona pace della sinistra giallorossa che non vede l’ora di consegnare le nostre spiagge a cooperative e multinazionali, noi andiamo avanti a cercare una soluzione che tuteli le nostre imprese”.

È quanto dichiarano in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, e il responsabile nazionale del Dipartimento Turismo di FdI, Gianluca Caramanna.