Il Governo proroga la scadenza per l’assicurazione obbligatoria delle imprese contro le calamità naturali

Il Governo ha ufficialmente prorogato i termini per la stipula delle polizze assicurative obbligatorie contro le calamità naturali per le imprese, attraverso un decreto approvato nel Consiglio dei Ministri del 28 marzo. La proroga varia in base alla dimensione dell’impresa.

Nuovi Termini di Scadenza

  • Medie imprese: il termine originario del 31 marzo è stato prorogato al 1° ottobre 2025.
  • Piccole e micro imprese: la nuova scadenza è fissata al 1° gennaio 2026.
  • Grandi imprese: resta fermo il termine del 1° aprile 2024 (precedente scadenza 31 marzo), ma senza applicazione di sanzioni per un periodo di 90 giorni successivi.

Esenzioni e Agevolazioni Grazie al decreto, per il periodo transitorio non verranno applicate sanzioni in caso di mancata stipula dell’assicurazione obbligatoria. Inoltre, fino alla nuova scadenza, l’assenza della polizza non inciderà sull’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie a valere su risorse pubbliche, incluse quelle previste per eventi calamitosi e catastrofali.

Obbligo Assicurativo per le Imprese Tutte le imprese con sede legale in Italia, così come quelle con sede legale all’estero ma con una stabile organizzazione nel Paese, iscritte nel registro delle imprese, sono obbligate a stipulare un’assicurazione per la copertura di danni derivanti da terremoti, alluvioni, inondazioni, esondazioni e frane. La copertura assicurativa dovrà comprendere danni a:

  • Terreni e fabbricati
  • Impianti e macchinari
  • Attrezzature industriali e commerciali

Rinviato il decreto sugli indennizzi per i balneari: attesa per il nuovo provvedimento

Il governo ha deciso di rinviare il decreto che dovrebbe stabilire gli indennizzi per i gestori degli stabilimenti balneari in vista delle future gare per la riassegnazione delle concessioni. Il provvedimento, atteso nei giorni scorsi, non ha ancora una data certa per la sua approvazione, in quanto l’esecutivo ha scelto di proseguire il confronto con Regioni, Comuni e associazioni di categoria prima di formalizzare il testo definitivo.

La questione degli indennizzi è al centro del dibattito politico ed economico, poiché il decreto attuale della Commissione Europea prevede che i gestori uscenti possano ricevere un rimborso solo per gli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Questa disposizione è stata fortemente criticata dagli operatori del settore, che chiedono un criterio di calcolo più ampio e adeguato a tutelare le loro attività.

Il tema ha trovato sostegno all’interno della maggioranza di governo, con particolare attenzione da parte della Lega. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha più volte ribadito la volontà di intervenire sulla normativa per garantire equi risarcimenti ai concessionari, evitando di penalizzare chi ha investito nel tempo per migliorare le strutture e i servizi offerti ai turisti.

Il termine ultimo per la pubblicazione dei nuovi bandi di assegnazione delle concessioni è stato prorogato al 2027, una decisione che concede più tempo per definire le modalità di svolgimento delle gare e le condizioni economiche per gli attuali gestori. Tuttavia, l’attesa per il decreto sugli indennizzi resta alta, con gli operatori del settore che chiedono certezze per il futuro delle loro attività.

Nei prossimi giorni si attendono ulteriori sviluppi, con il governo chiamato a sciogliere i nodi ancora irrisolti e a trovare una soluzione che bilanci gli interessi delle imprese balneari con le direttive europee.