Erosione e concessioni balneari, Di Cocco (FdI): “risolvere i due problemi”

 

La nostra città, come poi l’intera provincia di Latina, è interessata da anni dal problema dell’erosione della costa. Le continue mareggiate, i cambiamenti climatici ma anche l’assenza di interventi strutturali che riescano a porre argine al problema, hanno portato a una costante riduzione della linea di costa, con le conseguenze tremende per l’economia del mare. Stabilimenti, chioschi, bar, ristoranti: tutti sono danneggiati da questa situazione.

Purtroppo le istituzioni regionali e locali, nel corso degli anni, si sono limitate a interventi tampone, che hanno solo cercato di risolvere stagionalmente il problema senza pensare a soluzioni strutturali, in grado di evitare il ripresentarsi dello stesso anno dopo anno. Adesso è il momento di invertire la rotta e di impegnarsi a fondo. Vengono chiesti continui investimenti e sacrifici ai privati che hanno in concessione strutture sugli arenili, adesso addirittura si nega loro la proroga delle concessioni rimandandoli a una gara, quando in passato sono stati proprio loro a garantire, con le loro risorse, interventi di ripascimento della costa in assenza di quelli istituzionali”.

Alla questione erosione si lega in modo indissolubile anche quella delle concessioni balneari. Nei giorni scorsi il Comune di Latina ha disposto una proroga fino al 2023, seguendo le indicazioni della recente sentenza del Consiglio di Stato sulla direttiva Bolkestein.

“Mettere a gara le concessioni balneari come vorrebbe l’Unione europea significa lasciare nelle mani di gruppi stranieri le nostre coste, provocando il fallimento di numerose aziende, spesso a conduzione familiare, con conseguenze enormi dal punto di vista sociale. Credo che questi aspetti siano troppo spesso sottovalutati. Ci sono altri Paesi in cui la direttiva non viene applicata, per questo ritengo che sia necessaria una soluzione politica. Salvaguardare quegli operatori  che hanno gestito fino a oggi, con investimenti notevoli dal punto di vista economico e ritorni per la comunità per quel che riguarda l’occupazione.

Questo è un settore che va salvaguardato, non ucciso come si sta tentando di fare. Ci batteremo in Consiglio comunale affinché ci sia la massima tutela per i balneari di Latina. Martedi 4 gennaio presso il Ministero del Turismo ci sarà il secondo incontro tra il governo e tutte le associazioni, per la difesa della legge 145. Legge snobbata dal comune di Latina, ma  che adesso, con una sentenza, che non è una legge ha prorogato al 2023″.

Croatti (M5S): “Balneari, il tavolo del Governo sia aperto a tutti. Serve una soluzione condivisa”

 

“Il tavolo tecnico politico annunciato dai ministri Garavaglia, Giorgetti e Gelmini a seguito di un incontro con i rappresentanti delle categorie dei balneari non parte con il giusto metodo di lavoro. Vista la complessità del tema, che si trascina da oltre 15 anni senza giungere a soluzione, e in considerazione dei diversi interessi e soggetti coinvolti, riteniamo che il tavolo non possa ridursi ad una riunione di un certo schieramento politico con alcune categorie interessate. È nostro auspicio che coinvolga tutte le forze politiche di maggioranza di questo Governo, così come sia aperto a tutti i soggetti diversamente interessati e coinvolti sul tema delle concessioni demaniali marittime. È bene quindi coinvolgere anche i rappresentanti dei consumatori e dei lavoratori, così come quelli degli enti territoriali dei comuni e delle regioni, nonché le altre Autorità coinvolte. Per il Movimento 5 Stelle bisogna allargare la discussione e avviare subito un confronto serio e costruttivo per giungere a soluzioni concrete, immediate e definitive, senza regalare inutili illusioni né fare promesse propagandistiche o difendere interessi di parte”.

Lo afferma il senatore Marco Croatti, del Movimento 5 Stelle. “Nelle scorse settimane – aggiunge – abbiamo chiesto che si parta dalla mappatura delle concessioni esistenti per comprendere le caratteristiche tecniche, economiche, giuridiche e definire la distribuzione geografica delle stesse concessioni, nonché accertare le ‘qualità’ delle attuali imprese concessionarie, dei servizi offerti e la composizione della relativa forza lavoro. Allo stesso tempo, è importante definire un percorso condiviso del nuovo quadro giuridico all’interno del quale dovranno tenersi le gare per il rilascio delle concessioni, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, che impone una riassegnazione delle concessioni entro fine dicembre 2023. Per questo motivo sollecitiamo le Regioni a pubblicare l’Albo delle concessioni demaniali come ha già fatto la Regione Lazio. 

Valutiamo positivamente la possibilità di intordurre un nuovo istituto giuridico, come il partenariato pubblico-privato, in particolari e definite circostanze e condizioni. Definito questo indispensabile contesto preliminare, per il Movimento 5 Stelle si dovrà trovare una soluzione di equilibrio che permetta di contemperare i vari interessi in causa: quello pubblico relativo alla valorizzazione del patrimonio demaniale; quelli dei consumatori e dei lavoratori, oltre a quello di chi invoca il rispetto del principio della concorrenza, nonché di chi rivendica la tutela delle imprese esistenti per gli investimenti realizzati ed in corso.

Una questione che si trascina da tanti anni e che riguarda un settore strategico per l’economia del Paese – conclude Croatti – merita un approccio diverso, improntato alla responsabilità, al più ampio confronto e alla massima condivisione, oltre che risolutezza”.