Ricci (ITB Italia): Non cederemo mai!!

 

Dicono che la prossima estate sarà bella calda, ma per noi balneari rischia anche di essere l’ ultima estate, perchè così hanno deciso i padroni del mondo…come se non bastassero le pandemie!…
E sono quei padroni che accolgono i nuovo schiavi, illudendoli di un futuro che non ci sarà, mentre le imprese balneari moriranno a poco a poco anche loro nei deserti dell’ incomprensione, della folle burocrazia, sfrattati dalle loro imprese nel silenzio delle autorità.. (quelle che noi ci siamo scelti, pur non votando..)

E tutto questo nell’ assordante silenzio dei nostri politici! Un silenzio che pian piano ha messo a tacere quei pochi consapevoli della morte per asfissia (anche loro hanno famiglia..) delle nostre imprese balneari.
A volte mi sembra di essere finito su un pianeta alieno.. per il silenzio di tanti: anzi sembra che tutto vada bene, visto che nessuno si lamenta: no a manifestazioni di protesta, no a scioperi della fame, no a orecchie di politici rivolte verso i nostri problemi…anche perchè tutto oggi si può comperare…
Eppure anni fà, per molto meno si andava in piazza a protestare, si sfidavano le randellate dei nostri fratelli poliziotti..
Ma d’ altra parte che possono fare, visto che hanno già deciso la data del 2023 come la data della morte del turismo balneare, di quel turismo balneare come lo abbiano conosciuto e che tanti hanno apprezzato come modello di un turismo tutto italiano che i nostri padri hanno creato dal nulla!

Comunque non ci sarà, dopo quest’ estate questo straordinario modello perchè lavoreremo consci di lavorare per nulla, aspettando la fine della nostra storia e quelle delle nostre famiglie.. Ebbene tutto questo è insopportabile, incredibile, quasi fossimo tornati indietro nel 1944…
I bagnanti futuri conosceranno gli stabilimenti balneari con reticolati tutt’ intorno, e forse anche fossati a separare gli stabilimenti o muri di cemento…e bagnanti stessi nello stabilimento bunker saranno numeri di ombrellone e non persone..
Il sistema balneare italiano, oggi, fa lavorare 30.000 imprese e oltre 300.000 famiglie che vi lavorano, e che vedrà domani personale stagionale raccogliticcio o dai nuovi schiavi extracomunitari, magari del tutto estraneo al mondo del turismo balneare!

Eppure questi nuovi padroni del turismo balneare italiano hanno fatto tutto ciò con grande nonchalance, come certamente non faceva, invece, l’ amico ed eroe bagnino Emiliano Favilla che si buttava nel mare in tempesta per salvare bagnanti incoscienti. E tutto ciò nel silenzio di tanti piccolo avvoltoi pronti a divorare la carcassa di un turismo che il mondo ci ha invidiato! Diranno, magari, che siamo stai bravi ma tutto ciò svanirà come lacrime nella pioggia..
C’ è poi il problema di chi pensa per noi un futuro prossimo con risarcimenti e con valutazioni astronomiche delle nostre strutture.. senza conoscere le regole del gioco: nello spietato mondo del turismo balneare chi ha in mano il 2 di coppe (ovvero gli attuali concessionari), non possono superare chi ha l’ asso nelle manica, ovvero i nuovi amici degli amici, convincendo, magari, tanti di noi con promesse mirabolanti e non facendo capire loro quello che è bene e quello che è male per il loro futuro e quello che perderanno lo perderanno per sempre!!!
Ed per questo, per giustizia, per rispetto delle fatiche degli sforzi, della tenacia, di anni e anni dei nostri nonni e padri, che chiediamo forte Il “DIRITTO DI SUPERFICIE CON RISCATTO”, ovvero la sdemanializzazione delle aree lecitamente date in concessione e urbanizzate dalle nostre strutture turistiche balneari!

Malgrado l’ oggi e il destino avverso, noi possiamo ancora essere quegli uomini veri descritti nella famosa poesia “Ulisse” del Tennyson: “Noi siamo oggi ancora quella forza che in giorni antichi mosse terra e mare e cieli: ciò che siamo, siamo, un eguale indole di eroici cuori, fiaccati dal tempo, dal destino, ma forti della volontà di combattere, cercare, trovare e non cedere, mai!”
A questi immortali versi, vorrei aggiungere che noi siamo quelli che si battono e combattono per le nostre famiglie, il nostro futuro e per quello dell’ intero turismo balneare italiano, confrontandosi coi venti, con le mareggiate, con le tempeste, con la burocrazia … e mai disposti a cedere!
Non sarete voi, burocrati, gente da scrivania, piccoli uomini a farci paura..e le nostre lotte per un turismo balneare migliore saranno dedicate ad un amico che non c’ è più e che non ha mai smesso di lottare al nostro fianco fino all’ ultimo suo respiro: Emiliano Favilla, un uomo straordinario, uno di noi!

Guido Castelli: Regione Marche contraria alla Bolkestein e fieramente in difesa dei diritti dei concessionari locali

 

La Regione Marche è contraria alla Bolkestein ed è fieramente in difesa dei diritti dei concessionari locali che operano lungo ben 174 km di costa adriatica. Non si tratta di una posizione radicale o ideologica o per partito preso, bensì è frutto di un sincero e assoluto convincimento condiviso con un comparto fondamentale quanto primario per l’economia regionale. Un segmento produttivo, identificativo delle eccellenze della nostra riviera, che potrebbe di fatto subire gravissime conseguenze dall’applicazione della direttiva.

Questo, in sintesi, è quanto ho ribadito, quest’oggi, nel corso di un interessante dibattito organizzato dalla CNA che ha visto la partecipazione (in video-collegamento) di numerosi parlamentari, rappresentanti di categoria, amministratori e imprenditori del settore.

La linea di contrastare, nelle sedi dovute, la Direttiva è certamente quella adottata, fin dal suo insediamento, dall’Amministrazione guidata dal Presidente Francesco Acquaroli che non lascerà nulla di intentato, ma anzi che farà di tutto per dare risonanza e accendere riflettori sulle criticità di questo indirizzo preso dall’alto.
Siamo, infatti, fortemente convinti che la Direttiva non si attagli minimamente con la storia e con la grande tradizione balneare della nostra regione che, da sempre, è sinonimo di accoglienza, saper fare e ospitalità incarnate pienamente nell’opera dei suoi infaticabili rappresentanti.