BALNEARI: SALVINI, ‘DA GENTILONI INDEGNA INVASIONE DI CAMPO, NO SVENDITA SPIAGGE’

 

Roma, 10 feb. (Adnkronos) – ”Indegna invasione di campo anti-italiana da parte di un commissario europeo nominato dall’Italia. Letta che dice? Il PD che dice ai 30.000 imprenditori e ai 300.000 lavoratori che rischiano di perdere lavoro e anni di sacrifici? La Lega, i suoi ministri e i suoi parlamentari stanno lavorando per una soluzione che, nel rispetto delle regole, non permetta la svendita delle spiagge italiane”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini dopo le parole di Paolo Gentiloni a proposito dei balneari.

Balneari, Casanova (Lega): “Sì a riforma globale del settore, no a logiche punitive”

Bruxelles, 10 feb – “Lavorare ad una riforma strutturale del demanio marittimo per ammodernare il sistema, capace di rispondere tanto agli indirizzi europei quanto alle richieste di certezza e sviluppo degli imprenditori del comparto balneare. No a logiche punitive, sì ad un’azione sinergica, di concerto con tutti i livelli istituzionali, per stabilizzare e rilanciare il settore. E’ questa l’idea della Lega ed è questa la strada giusta da percorrere”. Così Massimo Casanova, europarlamentare della Lega, saluta la proposta a cui sta lavorando il Sottosegretario leghista Gianmarco Centinaio. “Abbiamo l’occasione di definire una riforma globale, che non si limiti alle sole concessioni balneari ma che fornisca una mappatura aggiornata ed esaustiva del demanio marittimo, come lo stesso settore chiede da tempo.

E’ questo l’unico modo per fornire soluzioni e risposte adeguate senza mortificare il comparto, eccellenza italiana e motore economico di straordinaria valenza per il nostro Paese, che va invece supportato, peraltro in un momento di forte crisi ed incertezza, e aiutato a rilanciarsi. Se davvero c’è la volontà di applicare principi equi e non punitivi, le altre forze politiche convergano sulla proposta della Lega. Non arretreremo di un passo sulla tutela delle nostre aziende, in Italia come in Europa. Mai consentiremo la svendita alle multinazionali di un patrimonio economico ed identitario nevralgico per il nostro Paese”, conclude l’europarlamentare leghista.