Siclari, Assormeggi: “Bolkestein non applicabile ai posti barca”

Da tempo, ASSORMEGGI ITALIA  afferma l’importanza che il Governo vari una riforma del settore delle concessioni demaniali marittime, relativi ai posti barca.

E’ proprio la stessa Direttiva Bolkestein che esclude, all’art. 2, comma 2, lett. D, dal proprio campo di applicazione, “i servizi nel settore dei trasporti, ivi compresi i servizi portuali”, come, peraltro, confermato dalla stessa giurisprudenza della Corte Europea di Giustizia che ha precisato come il settore dei porti sia escluso dall’applicazione della direttiva servizi.

E’ fondamentale, dice Angelo Siclari Presidente di Assormeggi Italia, procedere soprattutto alla mappatura dello stato attuale del demanio e delle coste italiane. Non è possibile riformare il settore che è composto da migliaia di piccole e medie imprese che in Italia gestiscono ben 110.000 posti barca ed oltre 250.000 posti barca dislocati nel Marina ( fonte ENIT Agosto 2021), senza avere una banca dati aggiornata.
A tal proposito abbiamo scritto al Ministro Per gli Affari Europei, il Sud e le politiche di coesione e per il PNRR, On. Raffaele Fitto una lettera, a titolo di contributo per il settore delle piccole imprese di posti barca, in cui evidenziamo alcuni passaggi fondamentali per escludere il comparto dalla Direttiva Bolkestein.

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Confimprese: Il Governo Meloni del dialogo e del buon senso prevale sugli steccati ideologici

ConfimPrese Demaniali Italia esprime soddisfazione per una proroga temporale di riforma al comparto balneare che non potrà prescindere dalla preventiva ricognizione della costa italiana attraverso la mappatura del demanio marittimo italiano, compresi laghi e fiumi. Questa cosiddetta proroga e’ sopratutto uno scudo temporale utile ai Sindaci dei comuni costieri italiani che di fatto non avrebbero gli strumenti normativi (decreti attuativi) per procedere all’evidenza pubblica dei lotti Demaniali entro il 31.12.23.

Confimprese Demaniali Italia ringrazia le Forze di maggioranza del Governo Meloni, che per la prima volta concordano al supporto virtuoso che per legge le Associazioni di categoria sono chiamate a dare al percorso di riforma del demanio marittimo italiano. Ci aspetta una missione difficile ma non impossibile ed auspichiamo che da subito si apra un tavolo di lavoro per affrontare ogni possibile tutela bilanciata tra la tutela dell’Impresa balneare italiana e la certezza di fare Impresa anche per i prossimi aspiranti imprenditori balneari.

L’arte del dialogo tra le Associazioni balneari più rappresentative e responsabili, ha prevalso su di una rotta normativa alquanto incerta percepita pochi giorni fa. Negli emendamenti ad oggi licenziati in commissione al Senato vi sono alcuni elementi tutelativi che confimprese Demaniali ha relazionato in numerose occasioni di confronto istituzionali:
mappatura della costa , parametri di valutazione tra scarsità della risorsa demaniale ed interesse transfrontaliero certo. Adesso valorizziamo al massimo questo arco temporale emendato e lavoriamo per lasciarci alle spalle anni di incertezza, contenziosi e sopratutto di mancati investimenti alla valorizzazione del Made in Italy turistico balneare .

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