Balneari, Confindustria nautica a premier: “Necessarie norme ad hoc”

 Evitare tensioni con Ue e sanare incongruenze Concorrenza 2022

“Dopo il richiamo del Presidente della Repubblica alla necessità di regolare le concessioni demaniali con organiche normative di settore e non attraverso decreti omnibus come il Milleproroghe”, in considerazione “dell’urgenza di trovare soluzioni e di evitare tensioni con la Commissione Ue”, Confindustria Nautica rivolge un pressante appello al premier Giorgia Meloni “affinché emani un decreto legge di riassetto della normativa”.

Confindustria Nautica, in particolare, richiede di “intervenire sul Codice della Navigazione valorizzando le norme che per decenni hanno regolato secondo principi di evidenza pubblica e trasparenza le concessioni della portualità turistica e di sanare le incongruenze della legge Concorrenza 2022” le cui norme, scrive Confindustria nautica “sono in parte inapplicabili e altre, paradossalmente, divergenti dal diritto comunitario”. Per quanto riguarda specificatamente le infrastrutture della nautica da diporto “è appena il caso di ricordare che la legge voluta dal presidente Draghi le ha impropriamente incluse nell’ambito delle norme regolatorie delle spiagge, a esse del tutto inapplicabili, fino al paradosso di prevedere l’obbligo di libera balneazione all’interno dei porti – conclude Confindustria nautica -.

Le suddette norme sono conformate a una sentenza del Consiglio di Stato che non può ritenersi definitiva in quanto oggetto di ricorso alle Sezioni unite della Cassazione”. (ANSA).

Balneari, Centinaio: “La mappatura dirà se la risorsa è scarsa”

Il senatore Gian Marco Centinaio partecipando all’assemblea congiunta di Assobalneari Base Balneare afferma:

“La legge 145 del 18 serviva non tanto per dare 15 anni ai balneari, e permettere loro di vivere e sopravvivere per altri 15 anni, ma di creare un percorso di regole. Il Consiglio di Stato ha smantellato questa legge, pensando che serva molto meno tempo ma la base di partenza deve essere quella: dire come stanno le cose. Aspetto che nel nostro paese non si può fare e non si fa” ha spiegato il senatore.

Per i balneari “dal momento che ci sarà la mappatura a quel punto capiremo se la risorsa è scarsa o meno. Se non dovesse essere scarsa si dovrà seguire quello che dice l’Europa, ovvero che la direttiva Bolkenstein funziona e deve essere applicata quando la risorsa è scarsa. E quindi avremmo ragione noi e i balneari devono uscire dalla Bolkenstein” ha detto Centinaio.