Croatti (M5S): Dai balneari a “Open to Meraviglia” sei mesi di disastri

In questi giorni stanno avendo molto risalto le polemiche sulla campagna Open To Meraviglia, voluta dal ministro del turismo, i cui strafalcioni e gli incredibili errori stanno facendo ridere il nostro Paese e presto faranno ridere il mondo, visto che è destinata proprio ai mercati esteri. Ma questa vicenda è null’altro che emblematica di una evidente incapacità di questo governo di affrontare le sfide più importanti per l’Italia, come ad esempio quelle sul turismo che è una delle più grandi risorse di cui disponiamo, ma che ha necessità di essere valorizzato per farne emergere l’enorme potenziale e aumentarne la competitività.
In sei mesi questo governo ha già ampiamente dimostrato la sua preoccupante incompetenza su molti settori e limitandosi proprio al turismo va evidenziato che, mentre nella vicenda del portale Open to Meraviglia i problemi sono comunque limitati e risolvibili, su altre questioni l’esecutivo Meloni e i partiti che la sostengono stanno creando disastri gravissimi, come nel caso della riforma delle concessioni demaniali che continua a non voler essere affrontata. La conseguenza è che un comparto strategico per il Paese si ritrova in ginocchio, senza certezze, con una situazione ancora più grave dopo che, nonostante le sentenze del Consiglio di Stato e quella recente della Corte di Giustizia europea, lo stesso governo ha letteralmente buttato a mare la riforma contenuta nel decreto concorrenza del luglio scorso che poteva rappresentare un ottimo compromesso tra gli interessi del Paese e quelli dell’Europa.
Il ritardo che abbiamo accumulato sul tema è enorme e il rischio ora, oltre ad una salatissima infrazione europea, è quella che non ci siano i tempi per i bandi con il rischio di ricorsi e denunce che potrebbero bloccare un intero comparto e avere gravi ripercussioni sui comuni e sull’offerta turistica delle nostre località balneari.
Considerata l’evidente inadeguatezza e incapacità di questo governo rinnovo l’appello affinché si riparta immediatamente dalla riforma contenuta nel decreto concorrenza e si vada in Europa in modo serio e credibile con una buona legge già scritta in mano, e non con le chiacchiere sulle mappature, per richiedere il tempo necessario per indire bandi che rispondano alle esigenze e alle peculiarità del Paese.
Solo in questo modo potremo salvaguardare un modello gestionale composto da piccole e micro imprese che funziona molto bene e non va smantellato, come ad esempio quello emiliano-romagnolo, e al tempo stesso si introdurranno giuste e doverose modalità di concorrenza nel comparto”.

Arzachena ospita la sesta edizione del summit G20 delle spiagge

Fermento e grande attesa ad Arzachena per la sesta edizione del Summit G20 Spiagge, l’organizzazione nata nel 2018 che raggruppa 26 località costiere italiane. Il noto Comune gallurese, con i suoi 90 km di coste, meravigliose baie e insenature spettacolari, dal 3 al 5 maggio sarà infatti palcoscenico di questo importante appuntamento annuale al quale prenderanno parte i sindaci dei Comuni della Penisola che da soli attraggono 70 milioni di presenze turistiche, pari al 17% del totale nazionale.

Alle porte dell’inaugurazione di una stagione estiva le cui previsioni mostrano anche quest’anno un notevole incremento degli arrivi in Sardegna, gli amministratori e le delegazioni che rappresentano gli imprenditori del settore, parteciperanno a tre giornate ricche di incontri, convegni e di work- shop dedicati all’approfondimento delle tematiche e problematiche comuni alle località rivierasche.

“Le sfide del mercato turistico si intrecciano con quelle legate alla tutela dell’ambiente, alla corretta gestione del territorio, alla sicurezza e allo sviluppo urbanistico afferma Roberto Ragnedda, sindaco del Comune di Arzachena -. Tutti temi di cui discuteremo con i colleghi delle località balneari del Network, con gli esponenti della Regione Sardegna, del Governo, delle associazioni di categoria nazionali e locali che abbiamo l’onore di ospitare dal 3 al 5 maggio. II nostro Comune registra oltre 1 milione 200 mila presenze turistiche all’anno in 150 strutture ricettive, altrettante sono quelle riferibili alle 3 mila seconde case sparse nei 220 km quadrati di territorio, a cui si aggiungono i diportisti che animano 3 mila posti barca delle nostre marine principali, molti dei quali destinati a yacht e mega yacht. Insomma, grandi numeri a cui bisogna rispondere con un’alta qualità dei servizi e risorse cospicue”.

Il network G20 Spiagge, nato nel 2018 e consolidato da un protocollo d’intesa firmato in Senato nel 2019, fonda la sua linea di azione sulla consapevolezza da parte delle località turistiche aderenti al progetto, che spesso il divario residenziale tra la stagione estiva e quella invernale è

cosi grande da non riuscire ad equilibrare la corretta attività amministrativa.

Evidenti e non scontate le ripercussioni sui residenti locali che spesso lamentano una sorta di disattenzione nei loro confronti: “Non è così afferma Roberta Nesto, Sindaco di Cavallino Treporti e Coordinatrice del G20Spiagge – al contrario! Fin dal primo incontro nel 2018 tra noi sindaci abbiamo registrato che tutti avevamo lo stesso problema di fondo: i nostri concittadini vivevano gli ospiti, i turisti, con difficoltà e con la sensazione di essere invasi nei propri spazi. Con grande attenzione e attraverso iniziative specifiche verso gli abitanti locali, abbiamo dimostrato che questa difficoltà può essere superata. Quello che ancora manca è il riconoscimento da parte dell’ordinamento dello Stato di una legge ad hoc, una legge sullo Status di Città turistica delle spiagge, uno strumento amministrativo che tenga conto delle nostre particolarità e soprattutto degli abitanti”.

“Il benessere dei nostri concittadini non è secondario alle esigenze dei visitatori. Ad entrambi vogliamo offrire il meglio in termini di varietà e qualità dell’offerta. II rapporto tra residenti e turisti deve essere armonioso, senza dimenticare che, per noi, l’accoglienza è un valore legato alla tradizione e allo stesso spirito dei sardi- conclude Ragnedda -. Per questo, ad Arzachena e ai Comuni come il nostro, servono strumenti amministrativi, risorse economiche e una libertà di azione nella gestione dei servizi che solo il riconoscimento dello status di città balneare può garantire”.

Il programma del summit

Attorno al concetto e obiettivo delle “destinazioni accoglienti e per tutti”, nel comune gallurese si aprirà un vero e proprio laboratorio di idee, proposte e verifica delle soluzioni apportate nel corso delle precedenti edizioni. A dimostrazione che, grazie alla trasversalità politica su cui i 26 sindaci possono contare, è possibile raggiungere una comunione di intenti con le regioni e con i rappresentanti di governo con l’obiettivo di presentare proposte unitarie e legittimate dal consenso generale.