Concessioni, ultimo tavolo giovedì dove si decide il futuro dei balneari

GiovedÏ 5 ottobre ci sarà il nuovo e ultimo incontro del tavolo interministeriale in cui i rappresentanti delle varie associazioni cercheranno di stoppare definitivamente il rischio di evidenze pubbliche.

Il Governo sta muovendosi per dimostrare attraverso la mappatura dei litorali italiani che la risorsa non è scarsa, cioè che vi sono ancora ampi spazi da dare in concessione e quindi scongiurare l’applicazione della direttiva Bolkestein. Il dato che emerge attualmente si attesta intorno al 19% di coste occupate ma da questa percentuale devono ancora essere conteggiate le coste di laghi e le sponde dei fiumi, questo perchè il compito di questo “conteggio” spetta alle Regioni che sono ancora indietro nella realizzazione di questi conteggi.

Il tempo comunque stringe in quanto come è ormai noto a tutti l’Adunanza Plenaria, con due sentenze, ha stabilito che le concessioni scadano il 31 dicembre 2023, cioè tra poco meno di tre mesi anche se la legge 118 voluta da Mario Draghi prevede una proroga “tecnica” che sposta questa scadenza al 31/12/2024 nei casi in cui i comuni per siano impossibilitati i a realizzare i bandi per comprovati motivi. Ma alcuni comuni, come quello di Rimini stanno già preparandosi alle evidenze pubbliche addirittura ingaggiando un team di esperti.

Il Governo dovrà pertanto scoprire le carte definitivamente e dimostrare che la risorsa non è scarsa contrattando con l’Europa la possibilità che a gara vadano i tratti di costa ancora liberi, possibilità prevista appunto dalla Bolkestein e confermata dall’ultima sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Le associazioni balneari presenti sono Assobalneari ConfindustriaLa Base Balneare con DonnedamareCna BalneariConfartigianato Imprese Demaniali, Confimprese Demaniali ItaliaFederbalneari italiaFiba ConfesercentiItb Italia, SIb Confcommercio, Associazione Italia BalneareFederterziario Balneari e Oasi Italia.

Presenti altresì i rappresentanti di FederalberghiFaita FedercampingConfindustria NauticaAssormeggi ItaliaAssonatAssomarinasAssitaiAssoturismo ConfesercentiLega Navale ItalianaAssociazione Italiana Confindustria Alberghi.

Assobalneari scrive alla Premier Meloni: “Bolkestein sia applicata correttamente”

Ezio Filipucci referente di Assobalneari Federturismo Confindustria per l’Emilia Romagna invia un’accorata missiva a Giorgia Meòloni

Carissima Giorgia,
nel trattato che fonda la comunità europea è scritto a chiare lettere che l’obiettivo principale dei padri fondatori è quello di ridurre le diseguaglianze economiche nel continente, per evitare il nascere di contrapposizioni e sommosse sociali che sono stati i primi focolai di tante guerre.
Lo strumento per raggiungere questo fondamentale obiettivo è stato individuato nella creazione del grande mercato unico europeo.
Questo mercato per funzionare nel migliore dei modi necessita di regole e parametri uguali per tutti i paesi membri.
Queste regole sono scritte in modo generale nei trattati e poi vengono declinate argomento per argomento con le direttive.
Ogni direttiva dunque è rivolta obbligatoriamente a tutti gli stati membri, e le sue prescrizione valgono in modo vincolante e non facoltativo su tutto il grande mercato unico.
Anche la Bolkestein detta regole e parametri che hanno un senso e possono raggiungere gli obiettivi richiesti dall’Europa solo se applicati da tutti gli stati membri e giammai queste regole e questi parametri possono essere a discrezione della singola regione di un solo paese o addirittura del singolo comune.
Non ha senso quindi la disquisizione in atto se il parametro della scarsità debba essere considerato a livello comunale, regionale o nazionale.
Come detto nel titolo, l’Europa con la Bolkestein ci chiede di agevolare l’apertura di nuove imprese e di creare nuovi posti di lavoro nelle aree più povere del continente fin che c’è disponibilità di coste marittime, fluviali e lacuali.
Quindi, sancita la non scarsità del bene si dovrebbe procedere da parte del governo con la corretta applicazione della Bolkestein e non con l’uscita dalla stessa, o con il suo stravolgimento come fatto fino ad ora.
Visto che la Bolkestein stessa, come regola generale all’art 11 prevede la durata illimitata di tutti i titoli autorizzatori quindi anche delle concessioni demaniali.
Per assicurare una maggiore concorrenza e la libertà di stabilimento che vale ricordiamolo in tutto il mercato europeo, e sufficiente quindi rilasciare nuove concessioni demaniali in tutta Europa con evidenze pubbliche trasparenti imparziali finchè nell’intero continente ci sarà disponibilità di aree concedibili al netto delle percentuali di zone da lasciare libere.
Oggi che il Governo Italiano ha effettuato una mappatura istituzionale ed attendibile che ha evidenziato come ci siano ancora migliaia di kilometri di spiagge concedibili sul nostro suolo, deve esigere dalla commissione europea che lo stesso lavoro sia portato a termine dagl’altri 26 paesi membri.
E solo a mercato unico completato si potrà decretare l’eventuale scarsità del bene e di conseguenza l’applicabilità dell’art 12 che prevede le evidenze pubbliche, a tutte le concessioni in essere visto che non sarà più possibile rilasciarne di nuove.
Ora spetta a te Giorgia e al tuo Governo fare chiarezza tra il ruolo legislativo e di indirizzo del parlamento, e quello di puro controllo del rispetto delle leggi vigenti, da parte dei giudici.
E spetta sempre a te Giorgia e al tuo Governo pretendere in commissione Europea il corretto uso degli strumenti contenuti nella Bolkestein e nei trattati (mercato unico/liberta di stabilimento) per raggiungere gli obiettivi di crescita e Coesione Sociale tanto cari a chi ha voluto l’Europa unita.
Carissima Giorgia i balneari tutti e le loro famiglie confidano che saprai ripristinare la corretta applicazione dei veri principi europei.
Per dirla con le tue stesse parole…quei principi che mettono il mercato a servizio della persona, e non viceversa.