Balneari: Federbalneari, presentato prima volta rapporto su non scarsità risorsa in Commissione Europea

Maurelli: “Non scarsità di risorsa accertata e presentata. Ora dialogo tra Governo e Commissione UE per riforma a tutela delle micro e PMI italiane”

FederBalneari Italia è intervenuta a Bruxelles presso la Commissione europea per presentare al Parlamento europeo una petizione con cui sostiene la compatibilità della attuale legislazione nazionale in materia di rilascio e rinnovo delle Concessioni demaniali secondo quanto richiesto dall’Ue, che imporrebbe l’adozione di specifiche procedure di rilascio delle concessioni.

Nella sede istituzionale europea, a rappresentare il mondo balneare italiano aderente a Federbalneari Italia, sono presenti, il suo presidente Marco Maurelli, Giorgio Ardito delegato per il Friuli Venezia Giulia, Domenico Ciccarelli per la Campania,
insieme all’avvocato Vincenzo Cellamare, esperto della materia concessoria e con l’occasione è stato presentato per la prima volta in estrema sintesi il risultato finale del Tavolo interministeriale sulla scarsità della risorsa alla Commissione Europea
unitamente alla proposta sulla non scarsità della risorsa ampiamente dimostrata.

“L’Italia è l’unico paese in Europa che si sviluppa su 7.458 km di costa, ma anche l’unico Paese che non ha ancora individuato, attraverso le competenze degli enti regionali, le aree costiere dove programmare ed investire nuove infrastrutture e turismo balneare”, ha sottolineato Marco Maurelli, presidente di Federbalneari, in Commissione a Bruxelles. “Le aree demaniali marittime sono ancora in gran parte disponibili, la restante parte andrà inserita in un sistema di riqualificazione ambientale e di prodotto turistico senza penalizzare le aziende familiari pronti a presentare un piano di investimento e forza lavoro – ha aggiunto –. Il 67 per cento delle aree naturali del demanio marittimo, infatti, risulta libero e disponibile, pertanto la proposta di Federbalneari Italia è di fissare dei criteri univoci per l’assegnazione delle concessioni, in modo inclusivo e non discriminatorio nei confronti delle Pmi italiane, affinché non siano cancellate alla scadenza della concessione. Abbiamo chiesto, inoltre, che la pianificazione turistica tenga in alta considerazione e rispetti tutte le aziende concessionarie, ragione per cui chiediamo una Riforma ragionata tra Governo e Commissione Europea che tuteli il grande valore delle aziende italiane”, ha concluso Maurelli. 

I Comuni dell’Emilia Romagna estendono le concessioni al 2024, plauso delle associazioni

Le rappresentanze del sistema balneare emiliano-romagnolo (CNA Balneari, Confartigianato Imprese Demaniali, FIBA Confesercenti, OASI, SIB Confcommercio,) si sono riunite ieri in Regione con l’Assessore Corsini e i rappresentanti dei Comuni ed accolgono con soddisfazione la decisione unanime dei comuni lungo la costa emiliano-romagnola di estendere i permessi balneari fino al 31 dicembre 2024, come previsto dalla Legge 118/2022. Questa scelta, condivisa dalla Regione, fornisce un sollievo alle imprese balneari in un momento di incertezza.

L’attuale clima di incertezza ha generato preoccupazione diffusa tra le imprese del settore. La decisione coesa dei comuni costieri emiliano-romagnoli offre un respiro necessario, consentendo alle imprese di avere più tempo in attesa che il governo deliberi tenendo conto degli importanti risultati emersi dai lavori del tavolo tecnico sulla non scarsità della risorsa.
Le rappresentanze delle imprese balneari dell’Emilia-Romagna esprimono pieno sostegno per questa decisione, riconoscendo l’importanza della sensibilità dimostrata dalla Regione e dai Comuni. Questa solidarietà si rivolge a oltre 1500 imprese, molte delle quali a conduzione familiare, che nel corso degli anni hanno costruito un’eccellenza nel panorama turistico italiano.