Balneari, ipotesi dilazione al 2024 della Bolkestein in Liguria

REGIONE LIGURIA, ASSESSORE SCAJOLA INCONTRA SINDACI COSTIERI E ASSOCIAZIONI SETTORE “CONFRONTO UTILE PER SPIEGARE DIVERSE POSSIBILITÀ DI AZIONE”

“Anche altre Regioni stanno svolgendo incontri analoghi a questo. In particolare in alcune Regioni i Comuni costieri stanno già lavorando ad atti dirigenziali o delibere di giunta per procedere con una ‘dilazione’ di un anno dei tempi di scadenza delle concessioni, sulla base della legge sulla Concorrenza varata dal governo Draghi, la 118/2022. Credo che questa sia una strada percorribile anche da parte dei Comuni liguri, nella loro piena autonomia, con una regia da parte di Anci per garantire un’omogeneità di azione sul territorio”. Così l’assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola che oggi ha incontrato in video collegamento oltre 70 tra amministrazioni comunali costiere e associazioni delle imprese balneari del territorio per fare il punto sulla direttiva Bolkestein in vista della scadenza delle concessioni balneari il 31 dicembre 2023.

“Regione Liguria con senso di responsabilità non vuole lasciare soli i Comuni costieri e le associazioni delle imprese balneari – ha proseguito l’assessore Marco Scajola -. Personalmente sono infuriato perchè i governi che si sono succeduti in questi anni non hanno mai espresso una posizione chiara a tutela di questo settore strategico per la Liguria e per tutto il Paese. Purtroppo le Regioni non hanno competenza in tema di concessioni demaniali marittime ma l’incontro di oggi è stato importante per un confronto sulle possibili strade che i Comuni costieri possono percorrere, auspicando un ruolo di regia da parte di Anci”.
L’assessore Scajola ha ricordato che “le Regioni sono state molto compatte nel chiedere un confronto diretto con il governo con il coinvolgimento di Anci, valutando insufficiente il lavoro svolto a livello di tavolo tecnico nazionale.

Quella che manca è una posizione politica inequivocabile da parte dello Stato che ha competenza su questa materia così come mancano anche le linee guida per lo svolgimento delle gare. Questo può essere l’elemento utile per motivare un eventuale atto da parte dei nostri Comuni che, nella loro piena autonomia amministrativa – ha concluso – decidano di procedere con la dilazione al 31 dicembre 2024″.

Argini invernali a protezione delle strutture balneari, mozione di FDI in regione Lazio

Tutelare la costa creando autentiche ‘banche di sabbia’, permettendo agli operatori balneari la possibilità di salvaguardare le proprie strutture dall’erosione. I titolari delle Concessioni demaniali marittime hanno segnalato difficoltà, al di fuori della stagione estiva/balneare, nell’eseguire interventi di movimentazioni della sabbia, senza l’apporto di materiale esterno, sulle aree in concessione al fine di realizzare argini invernali di protezione degli arenili a tutela delle strutture da loro gestite.

Nei Comuni del Lazio sono in vigore diverse ordinanze che disciplinano la gestione degli arenili nel solo periodo della stagione balneare (1° maggio – 30 settembre), senza alcuna previsione delle attività di gestione degli arenili nel periodo invernale, con riguardo alle operazioni di pulizia delle aree in concessione e di manutenzione degli arenili, ai fini di  salvaguardare il decoro dell’arenile e garantire l’accessibilità in sicurezza alla spiaggia anche al di fuori della stagione balneare estiva. Le “barriere anti sabbia” previste all’art. 16 del Regolamento n. 19/2016, non risultano adeguatamente disciplinate e sono considerate da buona parte degli operatori balneari come sostanzialmente non in grado di rappresentare un argine efficace contro l’erosione dell’arenile in concessione.

Sussiste quindi la necessità di procedere ad una regolamentazione organica in materia. Per queste ragioni ho presentato una mozione in Consiglio regionale che impegna il presidente e gli assessori competenti a prevedere la possibilità dei concessionari di aree demaniali marittime di movimentare la sabbia sulle aree in concessione, al di fuori del periodo della stagione balneare/estiva, al fine di realizzare degli argini invernali di protezione degli arenili a tutela delle arenili e delle strutture da loro gestite, senza l’apporto di materiale esterno, previa comunicazione all’ente di competenza. Prevedendo eventualmente la modifica/integrazione dell’art.16 del Regolamento regionale n.19/2016.

Con la stessa mozione si chiede di disciplinare, anche in forma semplificata, l’utilizzo da parte dei Comuni costieri di depositi di sabbia lungo i litorali anche attraverso la realizzazione di banche di sabbia da utilizzare per il ripascimento degli arenili. 

Da anni è scattato l’allarme erosione delle coste del litorale laziale. Da Minturno, al confine con la Campania, a Montalto di Castro, sul litorale della Tuscia al confine con la Toscana, il mare ogni anno erode superfici di territorio arrecando danni alle attività commerciali legate alla balneazione, alle abitazioni e all’agricoltura delle aree dell’entroterra.

Per questo motivo, si rende necessario allargare la collaborazione tra i soggetti che hanno competenza in materia di difesa delle coste e che hanno interessi nello sviluppo economico di questi territori, con l’obiettivo unico di favorire una tutela sostenibile della fascia costiera e la difesa di quella risorsa naturale che rappresenta l’elemento caratterizzante del paesaggio della penisola e delle isole italiane. Per far ciò occorre apportare modifiche alle normative attuali e venire incontro alle esigenze dei fruitori di una splendida risorsa naturale qual è il mare”.

Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.