Balneari, Capacchione: “Offensivo escludere dalla Bolekstein solo i circoli sportivi”

 “Il Governo e il Parlamento, con il beneplacito della Commissione europea, sarebbero orientati a escludere dall’applicazione della Direttiva Bolkestein i Circoli sportivi e, per il resto, lasciare immodificato il decreto infrazioni sulle concessioni demaniali”. Lo  afferm in una nota Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio.

“Per cui tutti i Circoli sportivi, anche quelli più esclusivi, blasonati e aristocratici, sarebbero fuori dall’obbligo di gara a differenza di tutte le altre concessioni (stabilimenti balneari, ristoranti, chioschi, alberghi, campeggi, ecc.)  che, invece, saranno sottoposte a una legge sbagliata, ingiusta e dannosa. Sbagliata perché non applica correttamente la Direttiva Bolkestein che impone la messa a gara solo se vi è l’impossibilità del rilascio di nuove concessioni demaniali, così come ripetutamente chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea e da ultimo, recentemente, anche dalla nostra Corte Costituzionale per le analoghe concessioni idroelettriche (v. Ord. Nr. 161 del 7 ottobre u.s.)”, aggiunge.

“Ingiusta perché non tutela adeguatamente le aziende attualmente operanti con indennizzo adeguato e non quello previsto apparente e fittizio. Dannosa perché distrugge un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il mondo ci invidia. Davvero sconcertante che, ad eccezione della detta esclusione dei Circoli sportivi, sembra che non sarà recepito nessuno degli oltre duecento emendamenti proposti da tutti i gruppi parlamentari di ogni schieramento politico, (alcuni su richiesta di Regioni e Comuni), per un provvedimento più corretto e giusto”.

“Sarebbe uno “schiaffo” non solo a tutti coloro per i quali la concessione demaniale è l’unica fonte di lavoro e di reddito – ha concluso il presidente Capacchione – ma anche al Paese che in questo modo rischia di distruggere un settore strategico dell’economia italiana. È proprio il caso di dire che con questo provvedimento al danno si aggiunge la beffa”.

Scopri di più sull'articolo Concessioni, la Toscana si costituisce in giudizio alla Corte Costituzionale
white-and-blue patio umbrella lot during daytime

Concessioni, la Toscana si costituisce in giudizio alla Corte Costituzionale

La Giunta regionale della Toscana ha approvato una delibera che sancisce la costituzione della Regione davanti alla Corte Costituzionale, in merito all’impugnazione da parte del governo della legge toscana approvata nel luglio scorso, riguardante il riordino delle concessioni demaniali marittime. La legge regionale, difesa dal presidente Eugenio Giani e dall’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras, mira a tutelare la concorrenza e, allo stesso tempo, salvaguardare gli investimenti delle piccole imprese del settore balneare. Giani ha criticato il governo, accusandolo di aver creato una normativa nazionale confusa e contraddittoria che ha lasciato ai Comuni il peso di gestire i conflitti derivanti dalla nuova regolamentazione.
«Ci costituiamo in giudizio e difendiamo il lavoro fatto che tiene conto dei principi della concorrenza e della tutela della piccola impresa. Restiamo convinti che la Toscana abbia dato un contributo importante a livello nazionale con la sua legge, un atto che, nella situazione di incertezza creata dal governo stesso, punta prioritariamente a salvaguardare gli investimenti degli operatori del settore. Lavoro non solo ignorato, ma calpestato dal governo che invece tardivamente ha prodotto una regola contraddittoria, insufficiente e che scarica sui Comuni tutti gli oneri della gestione dei conflitti. Politicamente, concludono presidente e assessor, le forze che siedono al governo hanno fatto una pessima figura rinnegando le loro promesse. Seguendo il percorso indicato con la legge toscana avrebbero almeno avuto la possibilità di migliorare le loro azioni. Restiamo fiduciosi rispetto al fatto che la Corte valuterà la bontà delle nostre ragioni».
La decisione della Toscana si pone in un contesto più ampio di incertezze normative che coinvolgono l’Italia e il confronto continuo con le direttive europee, in particolare la Direttiva Bolkestein, che ha generato ampio dibattito nel settore balneare. Il presidente Giani ha espresso fiducia nel giudizio della Corte Costituzionale, affermando che la legge regionale rappresenta un contributo importante per risolvere le incertezze e proteggere un settore chiave per l’economia locale.