Regione Liguria, Scajola incontra i balneari: “Impegno col Governo per ristori in caso di perdita della concessione”

REGIONE LIGURIA, ASSESSORE AL DEMANIO MARITTIMO INCONTRA I RAPPRESENTANTI DEI BALNEARI LIGURI: “COLLABORIAMO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER SOSTENERE LE IMPRESE E VALORIZZARE L’OFFERTA LIGURE”

L’assessore regionale al Demanio marittimo ha incontrato, presso la sede della Regione Liguria, i rappresentanti delle associazioni balneari liguri per fare il punto delle esigenze e delle istanze del settore in vista della partenza della stagione estiva 2025.

“Si tratta di un settore di primaria importanza per l’economia e il turismo ligure, ed è quindi fondamentale promuovere un confronto costante con gli operatori liguri, che durante la stagione estiva e non solo forniscono un servizio prezioso per residenti e turisti – spiega l’assessore regionale al Demanio marittimo -. Abbiamo ascoltato le loro opinioni su tematiche di primaria importanza per il settore, a cominciare dai ristori per la perdita delle concessioni demaniali: come Regione ci siamo già confrontati con il Governo, nell’ambito della Conferenza delle Regioni, per chiedere giusti ristori e maggiori certezze per le imprese balneari, che rappresentano un polmone fondamentale per l’economia turistica nazionale. Con i rappresentanti liguri della categoria – continua l’assessore – stiamo portando avanti un confronto costruttivo per ottenere una stagione estiva che dia un’offerta balneare di alto livello, in grado di accogliere al meglio i residenti e i tanti turisti previsti in arrivo quest’estate. Ringrazio le associazioni di categoria presenti a questo incontro: hanno dimostrato grande senso di responsabilità, determinazione e voglia di fare, nonostante il periodo di incertezza che stanno vivendo per quanto concerne il proseguimento delle loro concessioni demaniali marittime. Penso sia nostro dovere, come istituzione regionale, continuare a impegnarci per fare in modo che il lavoro di tante famiglie possa proseguire con tranquillità”.

“Ampliando lo sguardo, anche quest’anno Regione Liguria ha messo in campo misure importanti per valorizzare ulteriormente il nostro litorale e renderlo sempre più attrattivo, ad esempio stanziando 2,8 milioni di euro a favore dei Comuni per la pulizia, la sicurezza, l’accessibilità e i ripascimenti delle spiagge libere – conclude l’assessore -. Sono tutti interventi che, in modo diretto o indiretto, contribuiscono a valorizzare l’offerta turistica balneare della nostra Regione, in vista di una stagione 2025 che si preannuncia estremamente positiva”.

Decreto Infrastrutture, novità per la stagione balneare e i canoni delle concessioni

È ancora in fase di bozza il Decreto Infrastrutture, attualmente all’esame della Ragioneria generale dello Stato, ma il testo — composto da 16 articoli — delinea già un ampio ventaglio di interventi. Quelle che ci riguardano da vicino sono le seguenti

Stagione balneare: periodo definito, ma adattabile alle Regioni

Una delle novità più rilevanti riguarda la gestione della stagione balneare su tutto il territorio nazionale: il decreto fissa il periodo dalla terza settimana di maggio alla terza settimana di settembre. Le Regioni potranno anticipare o posticipare l’inizio e la fine della stagione, ma la durata complessiva dovrà restare invariata.

Il provvedimento chiarisce anche che fuori stagione le strutture balneari potranno restare operative, a condizione che:

  • Sia attivato il servizio di assistenza ai bagnanti, oppure
  • L’attività sia limitata ai fini elioterapici, ovvero all’esposizione al sole, senza servizi di salvataggio.

Concessioni balneari: nuovo criterio per i canoni

Il testo interviene inoltre sul sistema di aggiornamento dei canoni annui delle concessioni demaniali marittime. In assenza della pubblicazione dell’indice dei valori per il mercato all’ingrosso da parte dell’ISTAT, si farà riferimento all’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali, sempre elaborato dall’Istituto di statistica.

Blue Economy e innovazione nei borghi costieri del Lazio – oltre 200 km di itinerario

Blue Economy e innovazione nei borghi costieri del Lazio

Oltre 200 km di itinerario, più di 350 punti di interesse tra terra, mare e fiume, due siti UNESCO, un porto internazionale, cinque approdi turistici e cinquanta spot culturali e naturalistici: il successo della Lazio Blue Route

Grande partecipazione e interesse per il workshop “Agenda Blue Route: gli itinerari dei borghi marinari – Premio Innovazione per la Blue Economy”, svoltosi presso lo Stage Opificio 41, nel cuore della Rome Start Up Week.

L’iniziativa, promossa dalla Rete d’Impresa “I Borghi Marinari di Roma” con il sostegno della Regione Lazio, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, amministrazioni locali, imprese e reti territoriali, tutte impegnate nella valorizzazione della “Destinazione Blu” attraverso progetti concreti di sviluppo sostenibile, innovazione tecnologica e turismo esperienziale ed accessibile.

Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, OnRoberta Angelilli, e della Responsabile del Turismo Assessorato al Turismo regionale, Ilenia Cardogna.

“Il Lazio ha tutte le carte in regola per guidare l’innovazione legata alla Blue Economy – ha dichiarato l’On. Angelilli – Dai borghi marinari ai porti turistici, passando per i centri di ricerca e le start up del mare, stiamo costruendo un ecosistema dinamico capace di generare crescita sostenibile e lavoro qualificato. Investire in digitalizzazione, transizione ecologica e valorizzazione del patrimonio costiero significa rafforzare la competitività del nostro territorio nel Mediterraneo e in Europa.”

A seguire, l’intervento introduttivo del presidente del GALP Mare LazioMarco Maurelli, che ha tracciato il percorso sin qui compiuto e le prospettive future del progetto “Destinazione Blu”. “Abbiamo costruito un’identità condivisa lungo tutta la costa Nord del Lazio, partendo dal progetto ‘Visit Borghi Etruschi’ e vogliamo continuare a farlo coinvolgendo gradualmente i territori del sud e le isole, fino a delineare l’itinerario dei Borghi marinari del Lazio – ha spiegato Maurelli – Ora dobbiamo completare questo percorso, puntando su digitalizzazione, innovazione tecnologica e accessibilità inclusiva. Questi sono asset strategici per rendere i nostri borghi competitivi nei mercati internazionali e trasformarli in laboratori di sviluppo sostenibile. In questo contesto, lanciamo il partenariato pubblico-privato della Blue Economy e del Turismo a partire dal Lazio: un’occasione per i Comuni di entrare in un contenitore specifico che valorizza il rapporto tra amministrazioni locali e imprese che operano nel settore turistico in ambito statali, regionali ed europei. L’itinerario si inserisce nel contesto più ampio dell’Italian Blue Route, che promuove la riscoperta delle tradizioni marinare e delle antiche rotte costiere mediterranee, offrendo al visitatore emozioni autentiche, panorami mozzafiato e sapori genuini del territorio. L’itinerario verticale della Lazio Blue Route copre oltre 200 chilometri e comprende più di 350 punti di interesse tra terra, mare e fiume. Include due siti UNESCO, un porto internazionale, cinque approdi turistici e oltre cinquanta spot turistici e culturali. Un patrimonio unico che rappresenta la sintesi perfetta tra natura, cultura e innovazione”

In rappresentanza del Presidente Daniele Sinibaldi, è intervenuto su delega del presidente regionale di ANCI Lazio, Gianluca Quadrini, portando un contributo carico di visione strategica: “i Borghi Marinari non sono solo mete turistiche, ma presìdi di cultura, lavoro e memoria storica – ha affermato Quadrini – La Blue Economy rappresenta una sfida concreta per rigenerare questi territori, attrarre giovani talenti e promuovere una nuova impresa diffusa, legata alle vocazioni naturali delle nostre coste. ANCI Lazio sostiene con forza tutte le reti che uniscono Comuni, imprese e comunità locali in percorsi di innovazione territoriale sostenibile. Siamo convinti che la sinergia tra pubblico e privato, tra Comuni e startup, possa generare nuove opportunità nei settori del commercio, del turismo blu e dei servizi ecosistemici – ha aggiunto – Questo significa anche garantire coesione sociale e nuove forme di occupazione nei territori marginali. È responsabilità delle istituzioni facilitare l’accesso ai fondi europei e nazionali, affinché le buone pratiche non rimangano isolate, ma diventino sistema.”

Nel corso dell’evento, Ilenia Cardogna, Responsabile Turismo dell’Assessorato al Turismo della Regione Lazio, ha sottolineato l’importanza della coerenza tra le strategie regionali e le iniziative locali. “Il Piano Triennale del Turismo, presentato lo scorso febbraio, mette al centro il brand ‘Lazio’ come esperienza diffusa che parte da Roma per abbracciare l’intero territorio – ha dichiarato Cardogna – Slow tourism, turismo attivo, esperienze autentiche legate al mare e ai borghi sono i pilastri su cui stiamo costruendo un’offerta integrata, sostenibile e in grado di valorizzare ogni angolo della nostra regione.”

Tra gli interventi istituzionali anche quello di Pierpaolo Perretta, consigliere delegato al demanio marittimo del Comune di Ladispoli, che ha portato l’esempio concreto di un’amministrazione impegnata nella transizione ecologica e nella valorizzazione della propria identità marittima. “Ladispoli nasce come borgo di pescatori e oggi sta vivendo una fase di profonda trasformazione – ha dichiarato Perretta – Abbiamo avviato progetti di riqualificazione urbana e turistica, investendo su sostenibilità e innovazione. Tra le iniziative, l’acquisto di un battello disinquinante che opererà in estate per garantire un mare pulito e più attrattivo. Vogliamo rendere il nostro litorale un modello di economia circolare e sviluppo intelligente.”

Claudio Spagnardi, Assessore del Comune di Fondi, ha inoltre illustrato le strategie di valorizzazione integrate messe in campo sul litorale pontino, mentre Alberto Renzi, progettista dell’Italian Blue Route, e Sara Conti, coordinatrice del medesimo progetto, hanno descritto le tappe già realizzate e i nuovi sviluppi del percorso che collega territori costieri a forte valenza culturale, turistica e ambientale.

Edoardo Bruni, progettista del Cammino del Garum e direttore del Museo del Mare del Comune di Noto, ha condiviso l’esperienza di valorizzazione integrata del patrimonio marinaro tra Sicilia e Lazio, sottolineando il potenziale del turismo tematico e culturale in chiave sostenibile.

Ha preso parte all’evento anche l’architetto Giancarlo Zema, CEO del Giancarlo Zema Design Group, che ha presentato alcuni progetti di eco-design applicati agli ambienti marini e costieri, evidenziando come il design possa contribuire a una Blue Economy più attrattiva e sostenibile.

Durante il workshop sono stati presentati i progetti vincitori del Premio Innovazione per la Blue Economy 2025 e del Premio Mare 2025, riconoscimenti conferiti a 22 Comuni Marittimi del Lazio che si sono distinti per iniziative di sviluppo sostenibile, valorizzazione ambientale e innovazione turistica.

Spazio anche all’aggiornamento sul Piano Triennale del Turismo e sul percorso di candidatura europea per il riconoscimento degli itinerari turistici costieri del Lazio sul quale la rete sta lavorando, in collaborazione con il GALP Mare Lazio.

A coordinare e concludere i lavori è stata Grazia Maria Iadarola, dirigente dell’Area Blue Economy della Regione Lazio, con il coordinamento generale di Massimo Castellano, direttore della Rete RIBOMAR e di MAR ETS.