Il Movimento 5 Stelle propone il divieto di fumo nelle spiagge romane

In un’azione che punta a tutelare l’ambiente e la salute pubblica, Paolo Ferrara, consigliere comunale e figura di spicco del Movimento 5 Stelle, ha presentato una proposta normativa che prevede il divieto di fumo sulle spiagge di Ostia, Castel Porziano e Capocotta. L’iniziativa, definita “pentastellata” in linea con la tradizione del partito, si ispira a modelli di successo adottati in città come Stoccolma, Melbourne, Barcellona e in alcune località italiane come Bibione e Capri.

Un provvedimento per un ambiente più pulito

L’obiettivo dichiarato dall’esponente grillino è duplice: ridurre la presenza di mozziconi di sigaretta, considerati uno dei rifiuti più pericolosi per l’ecosistema marino, e proteggere la salute dei cittadini dai rischi legati al fumo passivo. Secondo i dati di Legambiente, infatti, i mozziconi costituiscono il 14% della spazzatura presente sulle spiagge italiane e possono impiegare oltre dieci anni a degradarsi, rilasciando sostanze tossiche nel mare.

“Con questa proposta, miriamo a garantire spiagge più pulite, un’aria più respirabile e un mare libero da inquinanti. La misura non è intesa a penalizzare chi fuma, ma a tutelare il diritto di tutti a godere di spazi comuni sani e sicuri”, ha dichiarato Ferrara durante la presentazione della bozza.

Modalità di attuazione e aree dedicate

La proposta prevede l’istituzione di aree appositamente designate per i fumatori, posizionate lontano dalle zone di balneazione. In questo modo, si intende conciliare il diritto dei fumatori di poter usufruire dei propri spazi senza compromettere la salute di chi frequenta le spiagge. Inoltre, il divieto non interesserà le aree esterne di bar e ristoranti, consentendo comunque un momento di pausa all’aperto per coloro che scelgono di fumare.

Oltre alle misure restrittive, il provvedimento include l’avvio di campagne di sensibilizzazione, finalizzate a informare e coinvolgere la cittadinanza nel cambiamento, evitando così imposizioni troppo drastiche e favorendo un approccio graduale verso un ambiente più pulito.

Un percorso di consultazione e condivisione

Per garantire un iter condiviso e partecipativo, la bozza della delibera è stata trasmessa non solo all’Assemblea Capitolina, ma anche al Presidente della Commissione Ambiente, ai sindacati del settore balneare e alle associazioni ambientaliste. L’iniziativa, se approvata, potrà rappresentare un importante passo in avanti per la tutela del patrimonio naturale e della salute pubblica, servendo da esempio per altre amministrazioni italiane.

La proposta, tuttavia, solleva anche un interrogativo: perché un’iniziativa di tale portata non veniva avanzata durante il mandato della precedente amministrazione, guidata dalla sindaca Raggi? La risposta a questo quesito rimane nelle dinamiche politiche interne, mentre ora la palla passa al sindaco Roberto Gualtieri per valutare la possibilità di adottare la misura.

Conclusioni

Il divieto di fumo sulle spiagge, così come proposto da Paolo Ferrara, mira a un duplice obiettivo: migliorare la qualità dell’ambiente e tutelare la salute dei cittadini. Un approccio che, ispirandosi alle esperienze internazionali, potrebbe segnare una svolta significativa nella gestione degli spazi pubblici e nella promozione di uno stile di vita più sostenibile e responsabile.

Imperia rilascia le concessioni a seguito della direttiva Bolkestein

Il Comune di Imperia ha portato a termine le procedure comparative ad evidenza pubblica per l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime relative agli stabilimenti balneari, in conformità con la Direttiva Bolkestein. Tale normativa europea impone la messa a gara delle concessioni pubbliche, al fine di garantire trasparenza e concorrenza nel mercato.

Il Contesto Normativo

La Direttiva Bolkestein, recepita dall’ordinamento italiano, ha introdotto l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di indire bandi per l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime, superando il precedente regime di rinnovi automatici. A tal fine, il Comune di Imperia ha avviato le procedure necessarie per garantire il rispetto delle normative nazionali e comunitarie, assicurando la massima trasparenza nel processo di selezione.

L’Aggiudicazione delle Concessioni

Le otto spiagge assegnate sono: Capanne Africane, situata a Borgo Prino, concessa alla Kalima Srl di Fabrizio De Michelis per un periodo di 20 anni; Scala Azzurra, anch’essa a Borgo Prino, affidata alla Cooperativa Jobel per 20 anni; Buraxen, a Borgo Marina, assegnata ai Bagni Buraxen di Dall’Orto Ivo e Fabio Snc per 20 anni; Conca d’Oro, sempre a Borgo Marina, gestita dalla Conca Srl di Franco Pasquinelli per 20 anni; Bagni Oneglio, ubicata a Borgo Marina, affidata alla Bagni Oneglio Srl per 20 anni; Spiaggia d’Oro, a Borgo Marina, concessa alla Balneare Turistica Imperiese Spa per 20 anni; Moletto, a Borgo Marina, assegnata a Il Moletto Sas di Alessandro, Samuele e Davide Barla per 20 anni; infine, Koko Beach a Oneglia, affidata alla Koko Beach Srl di Davide Barreca per 14 anni. Tra queste otto spiagge, tre sono passate a nuove gestioni: Scala Azzurra, Conca d’Oro e Koko Beach.
Rimangono da assegnare, poiché sono oggetto di più offerte o per una richiesta di integrazione documentale avanzata dalla commissione, quattro spiagge: il Papeete Beach e i Sogni d’Estate situati a Oneglia, nonché i Bagni Manè e i Bagni Spinnaker situati a Borgo Marina.

Il rilascio dell’autorizzazione per l’occupazione anticipata è stato disposto in conformità con l’articolo 38 del Codice della Navigazione, al fine di garantire la continuità del servizio, la sicurezza balneare e il mantenimento degli standard di accoglienza turistica della città.

Il processo di assegnazione delle concessioni demaniali marittime a Imperia rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione e la modernizzazione del settore, nel rispetto delle direttive europee e delle leggi nazionali. L’obiettivo è quello di garantire un servizio efficiente, competitivo e sostenibile, promuovendo al contempo lo sviluppo turistico del territorio.

Mareggiate devastanti a Ostia, Confesercenti chiede aiuto

Le ultime mareggiate che hanno colpito il litorale di Ostia hanno causato danni ingenti agli stabilimenti balneari, lasciando un panorama di distruzione lungo la costa. Le recenti tempeste hanno messo in ginocchio le attività locali, con stabilimenti come il Kursaal, lo Shilling e lo Sporting Beach che rischiano di scomparire del tutto.

Secondo quanto riportato da Confesercenti Ostia, i danni sono stati tali che le soluzioni temporanee adottate in passato non hanno più efficacia. Luciano Ciocchetti, deputato di Fratelli d’Italia, ha espresso preoccupazione per la situazione drammatica, sottolineando come questi stabilimenti rappresentino non solo un patrimonio economico ma anche culturale per la città di Roma. “Le foto scattate dai droni mostrano un litorale in condizioni drammatiche. Stabilimenti storici rischiano di scomparire, un fatto intollerabile per chi ama questo tratto di costa,” ha dichiarato Ciocchetti.

La situazione si aggrava di anno in anno con l’erosione costiera che peggiora, rendendo le misure di emergenza sempre meno efficaci. Le cabine e le strutture sono state danneggiate o distrutte, lasciando i titolari degli stabilimenti in una condizione di emergenza che richiede un intervento urgente da parte delle autorità.

Confesercenti Ostia ha lanciato un appello per un intervento immediato e coordinato, chiedendo che il sindaco Gualtieri richieda lo stato di calamità per il litorale. L’urgenza di una soluzione definitiva è evidente, poiché le mareggiate non solo distruggono le strutture ma mettono a rischio anche l’occupazione e l’economia locale che dipende dal turismo balneare.

Anche Edy Palazzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha espresso preoccupazione: “C’è grandissima preoccupazione nei concessionari degli stabilimenti storici, alcuni dei quali vero e proprio simbolo non solo di Roma ma dell’intera regione, che vedono sull’orlo del tracollo la loro attività con inevitabili e pesantissime ripercussioni sull’intera filiera del turismo balneare.”

Il dibattito sulla necessità di interventi strutturali per contrastare l’erosione e proteggere il litorale è aperto, con richieste di finanziamenti e progettazioni per opere di difesa costiera che possano garantire la sicurezza degli stabilimenti e delle spiagge per il futuro.

Confesercenti Ostia e gli operatori balneari attendono risposte concrete da parte delle istituzioni, sperando in un cambiamento che possa preservare un pezzo di storia e di economia del litorale romano.