Demanio marittimo, Regione Liguria stanzia 2,8 milioni per ripascimento e lavori di sicurezza e accessibilità

Regione Liguria stanzierà 2,8 milioni di euro per la pulizia, la sicurezza, l’accessibilità e i ripascimenti delle spiagge dei Comuni costieri, con un incremento nel finanziamento rispetto al 2024 di 200mila euro. A comunicarlo l’assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola in una riunione svoltasi nella sede regionale di Anci alla presenza di tutti gli amministratori interessati.

60 i Comuni che riceveranno fondi destinati al ripascimento (1,9 milioni di euro); 18 per la pulizia (356mila euro); 14 per la sicurezza (336mila euro) e 13 per l’accessibilità (149mila euro).

“Aumentiamo la disponibilità di fondi per i ripascimenti, soddisfacendo inoltre tutte le richieste arrivate dai Comuni costieri per opere di pulizia, sicurezza e accessibilità nelle spiagge libere – dichiarano il presidente della Regione Marco Bucci e l’assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola -. Questi 2,8 milioni di euro dimostrano il nostro impegno concreto per andare incontro alle esigenze delle amministrazioni locali in vista della stagione turistica. Abbiamo dato, appositamente, comunicazione in anticipo delle risorse a disposizione garantendo così a ogni singolo Comune di poter pianificare al meglio i propri lavori. Gli interventi in programma renderanno le nostre coste sempre più attrattive, accoglienti e a misura di tutti senza lasciare nessuno indietro e senza dimenticare il fondamentale aspetto della sicurezza. Ringraziamo Anci con la quale, anche in questa occasione, abbiamo avuto una collaborazione proficua ed efficace nell’interesse del territorio”.

Nel dettaglio l’entità dei finanziamenti di Regione Liguria a favore dei Comuni costieri del territorio regionale, suddivisa per Provincia:

Provincia di Genova € 860.817,17 di cui: Arenzano € 54.153,26, Bogliasco € 9.325,56, Camogli € 7.309,22, Chiavari € 38.071,63, Cogoleto € 66.054,16, Genova € 251.333,52, Lavagna € 87.523,52, Moneglia € 55.482,85, Portofino € 1.552,05, Rapallo € 31.982,82, Recco € 40.789,04, Santa Margherita Ligure € 44.704,32, Sestri Levante € 130.651,27, Sori € 37.665,56, Zoagli € 4.218,39.

Provincia di Imperia € 726.836,61 di cui: Bordighera € 77.094,65, Camporosso € 3.369,41, Cervo € 10.678,63, Cipressa € 3.621,45, Costarainera € 1.193,88, Diano Marina € 49.506,39, Imperia € 117.102,39, Ospedaletti € 41.348,58, Riva Ligure € 28.220,50, San Bartolomeo al Mare € 40.814,59, San Lorenzo al Mare € 22.697,06, Sanremo € 145.919,15, Santo Stefano al Mare € 49.161,86, Taggia € 14.061,30, Vallecrosia € 12.376,60, Ventimiglia € 109.670,17.

Provincia di Savona € 856.474,12 di cui: Alassio € 59.057,46, Albenga € 35.564,48, Albissola Marina € 11.288,84, Albisola Superiore € 14.140,89, Andora € 29.303,22, Bergeggi € 56.240,64, Borghetto Santo Spirito € 17.961,32, Borgio Verezzi € 18.876,63, Celle Ligure € 32.778,75, Ceriale € 62.364,55, Finale Ligure € 134.166,7, Laigueglia € 41.613,49, Loano € 71.991,20, Noli € 22.590,94, Pietra Ligure € 50.511,42, Savona € 114.067,02, Spotorno € 27.631,78, Vado Ligure € 13.981,71, Varazze € 42.343,08.

Provincia della Spezia € 296.767,82 di cui: Ameglia € 59.333,74, Bonassola € 9.630,66 euro, Deiva Marina € 4.271,45, Framura € 54.939,65, Lerici € 30.616,49, Levanto € 11.713,33, Monterosso € 11.448,02, Portovenere € 96.985,81, Riomaggiore € 15.719,47, Vernazza € 2.109,20.

Asta Pubblica per il Bagno Oasi di Lido Adriano

È stata indetta un’asta pubblica per l’assegnazione del ramo d’azienda dello stabilimento balneare “Bagno Oasi” di Lido Adriano. L’asta si svolgerà il 15 aprile alle ore 10.

L’oggetto della gara comprende l’avviamento e i beni mobili, quali arredi e attrezzature, situati all’interno dello stabilimento in Viale Petrarca 220. Inoltre, l’aggiudicatario potrà ottenere la concessione del fabbricato di proprietà comunale (comprendente bar, ristorante, cabine e ripostigli) e la concessione dell’area demaniale di oltre mille metri quadrati adibita a ombreggio per un periodo di 9 anni.

La base d’asta è fissata a 40.000 euro. Il canone annuo per la concessione della struttura sarà di 5.800 euro, mentre quello per l’area demaniale sarà di 3.225,50 euro.

Per partecipare, gli interessati dovranno seguire le modalità indicate nel bando di gara.

Assemblea dei Concessionari Balneari in Sicilia: Uniti per Difendere il Settore

Lo scorso sabato 15 marzo 2025, presso il suggestivo Hotel-Lido Caparena di Taormina, si è tenuta un’importante assemblea che ha visto la partecipazione dei rappreseintanti dei concessionari balneari di ogni provncia della Regione Sicilia. L’incontro, caratterizzato da un acceso confronto sulle recenti normative regionali, ha visto la presenza dell’Avvocato Giovanni Mandolfo e dell’Ingegnere Paolo Battiato, figure di riferimento per gli aspetti legali e tecnici delle concessioni demaniali marittime.

Un Ordine del Giorno Cruciale

Tra i punti principali discussi durante l’assemblea, spiccano le criticità legate al Decreto Assessoriale Arta del 02.01.2025, n. 1, che ha modificato l’iter burocratico di approvazione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM). I concessionari hanno deliberato di:

  • Conferire mandato all’Avv. Mandolfo per valutare la possibilità di presentare un ricorso al Presidente della Regione contro il decreto;
  • Affidare all’Ing. Battiato l’incarico di analizzare gli aspetti tecnici delle procedure applicate nei vari comuni costieri;
  • Chiedere un incontro al nuovo Direttore Generale dell’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente, al fine di ottenere chiarimenti sull’applicazione della Direttiva Europea 123/2006 (Bolkestein) e sulle politiche regionali riguardanti le concessioni demaniali.

Le Preoccupazioni dei Concessionari

I rappresentanti del settore balneare hanno espresso forti preoccupazioni riguardo alcune decisioni della Regione Sicilia, che sembrano penalizzare i concessionari rispetto ad altre realtà italiane. Tra i temi più discussi:

  • Il rilascio di concessioni di breve durata (tre mesi più un mese di proroga) anche in aree non riconosciute nei PUDM;
  • La mancata proroga automatica delle concessioni al 2033, come avvenuto in altre regioni, nonostante la Direttiva Bolkestein preveda la necessità di un regime concorrenziale solo in presenza di scarsità di risorse, condizione che in Sicilia non sussiste;
  • L’obbligo di presentare una nuova istanza per il rinnovo delle concessioni, un iter burocratico che ha creato incertezza e difficoltà per gli operatori del settore.

Determinazione e Azione Legale

L’assemblea si è conclusa con un chiaro messaggio di unità e determinazione: i concessionari siciliani sono pronti a difendere i propri diritti con tutti gli strumenti legali a disposizione. L’obiettivo è garantire stabilità alle imprese balneari e favorire lo sviluppo turistico della regione, un settore strategico per l’economia siciliana.

Nei prossimi giorni, si attende una risposta dalle autorità regionali, mentre il settore si prepara ad affrontare una battaglia legale e istituzionale per ottenere maggiore tutela e certezza normativa. La sfida è aperta e i concessionari sono pronti a far sentire la propria voce.