“Tutti al mare! Gli italiani in vacanza scelgono gli stabilimenti balneari”

  • Una ricerca commissionata da La Base Balneare con Donnedamare e Assobalneari Italia e coordinata dal Professor Daniele Marini dell’Università di Padova svela le abitudini degli italiani in vacanza
  • Mare meta preferita per gli italiani, seguono città d’arte (66,8%), montagna (51,9%), collina (49,3%) e lago (42,6%)
  • 3 connazionali su 4 scelgono gli stabilimenti balneari a cui riconoscono un importante valore socio-economico e di tutela ambientale e per questo vanno sostenuti
  • C’è bisogno di più stabilimenti balneari: quasi 4 milioni di italiani non ne possono usufruire
  • Per ogni euro speso in spiaggia si genera un valore complessivo per il sistema paese pari a 2,36 euro

Mare e città d’arte, binomio perfetto per gli italiani. Una ricerca intitolata “Tutti al mare! – Gli italiani e gli stabilimenti balneari”, coordinata dal Professor Daniele Marini dell’Università di Padova e commissionata da La Base Balneare con Donnedamare e Assobalneari Italia, svela le abitudini degli italiani in vacanza e conferma il mare come destinazione preferita.

Ma non l’unica. Nel cuore degli italiani ci sono infatti anche la voglia di conoscenza e di fresco. Infatti, dallo studio condotto su un campione rappresentativo della popolazione nazionale emerge che coloro che trascorrono almeno una giornata al mare, nell’arco dell’anno frequentano anche altre località come le città d’arte (66,8%), la montagna (51,9%) e la collina (49,3%). Da ultimo il lago, scelto da quattro italiani su dieci (42,6%) grazie alla vicinanza alle grandi città del Nord e Centro Italia.

Tra coloro che vanno al mare, il 74,4% sceglie di usufruire delle attività offerte dagli stabilimenti balneari apprezzando e riconoscendo l’importante contributo che quotidianamente i gestori offrono all’economia, alla collettività e alla salvaguardia dell’ambiente. Ma quasi 4 milioni di italiani non possono accedere agli stabilimenti o perché pieni o perché non presenti nel tratto di mare d’interesse. Solo l’8,1% degli italiani non frequenta gli stabilimenti balneari perché “troppo costosi”.

Qual è il tempo medio di permanenza in uno stabilimento balneare? Secondo l’analisi, il tempo medio è di 13 giorni circa e viene scelto anche per periodi più brevi: il 43,4% vi si reca anche per vacanze di meno di 6 giorni.

La presenza di stabilimenti balneari crea un importante indotto economico nelle località turistiche: in media la spesa giornaliera per i confort in spiaggia per una famiglia di 4 persone è inferiore ai 29 euro al giorno nel 43,7% degli stabilimenti, mentre in media si spendono 76,26 euro al giorno per servizi e attività fuori. In altre parole, per ogni euro speso in spiaggia si genera un valore complessivo per il sistema paese pari a 2,36 euro.

Per più di 2 intervistati su 3 (66,9%), gli stabilimenti balneari vanno sostenuti perché contribuiscono alla crescita del turismo nel Paese: per il 77,9%, essi rappresentano un fattore qualificante per le località turistiche dove sono presenti, contribuendo quindi ad attirare anche turismo straniero e per più della metà (57,9%), sebbene utilizzino privatamente uno spazio concesso dallo Stato a fronte del pagamento di un canone, contribuiscono alla crescita dell’intera economia del territorio.

A livello sociale e ambientale, circa due terzi (65,3%) ne riconosce il ruolo nella salvaguardia del patrimonio marittimo e nella sostenibilità ambientale, mentre il 62,8% ritiene che le attività portate avanti per la gestione dei litorali siano equiparabili ad un servizio per la collettività, ad esempio attraverso la pulizia delle spiagge e il mantenimento della sicurezza a terra e in mare.

Tra le ragioni che rendono gli stabilimenti particolarmente attrattivi vi sono senza dubbio le attività offerte. In particolare, tra i fattori determinanti nella scelta dello stabilimento si annoverano: pulizia e manutenzione (88,7%), sicurezza rispetto ai furti (86,6%), sicurezza garantita in mare (84,5%) e accessibilità, in particolare per le persone diversamente abili (67,7%). Nella valutazione, il 73% degli italiani si dichiara molto soddisfatto della comodità delle attrezzature (ombrelloni, lettini, ecc), il 69,9% della pulizia della spiaggia e il 62,3% della tranquillità. Gli italiano utilizzano gli stabilimenti balneari principalmente per i servizi igienici (87,7%), le docce (80%), il parcheggio (56,8%), e le cabine (37,3%).

Sfatiamo un mito: non è vero che gli italiani odiano i balneari! Al contrario con questa ricerca viene riconosciuto l’importante ruolo economico, ambientale e sociale della nostra industria, che ha bisogno di crescere dato che oltre 4 milioni di turisti non riesce oggi a fare le vacanze che vorrebbe, con perdita economica e fiscale per lo stato. Urge una regolamentazione che permetta ai gestori di continuare ad investire per confermare l’eccellenza balneare italiana e al contempo aprire a gare nuove aree del territorio ancora da sviluppare per creare nuovi benefici e occupazione per nuovi territori” hanno dichiarato Bettina Bolla e Fabrizio Licordari, presidenti rispettivamente di La Base Balneare con Donnedamare e Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria.

Approvata la Legge sui Balneari in Toscana, vittoria per Fiba Confesercenti

Il presidente di Fiba Confesercenti Toscana, Simone Guerrini, ha espresso gratitudine verso la Regione Toscana, in particolare l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras e il consigliere regionale Gianni Anselmi, nonché i membri dell’opposizione che hanno votato a favore della modifica della legge 31. Guerrini ha sottolineato che la maggior parte della politica ha riconosciuto la necessità di questa modifica. La proposta di legge sui balneari è stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana con 30 voti favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti.

Guerrini ha evidenziato l’importanza di stabilire, nei prossimi 45 giorni, le linee guida per definire l’equo indennizzo, un aspetto cruciale per riconoscere il valore commerciale delle imprese balneari e dare loro dignità. Ha lodato la Toscana per essere una delle prime regioni a fare chiarezza su una materia complessa, fornendo indicazioni precise per le amministrazioni locali e tutelando l’imprenditoria balneare.

Guerrini ha concluso affermando che questo rappresenta una vittoria storica per Fiba Confesercenti, che da dieci anni si batte per il riconoscimento dell’impresa balneare, cercando di ottenere dignità sia per le aziende che per le persone che vi lavorano.

Balneari, approvata la legge regionale: premialità ed equo indennizzo per i gestori

Il Consiglio regionale ha approvato oggi, su proposta della Giunta, una nuova norma che introduce importanti modifiche alla Legge regionale 31/2016 in materia di concessioni demaniali marittime, introducendo due importanti principi che prevedono migliori condizioni per la partecipazione alle procedure comparative per il rilascio delle concessioni a favore delle di micro, piccole e medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo, e nel contempo tutelando le condizioni per favorire il riconoscimento dei caratteri identitari e distintivi del sistema turistico e balneare delle coste della Toscana.

A questo si aggiunge la previsione del riconoscimento di un equo indennizzo, da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante nell’intento di armonizzare il principio di tutela della concorrenza con quello della salvaguardia degli investimenti effettuati dalle imprese già concessionarie.

Nel ringraziare il presidente Anselmi e la commissione per l’attenzione alla materia e la rapidità che hanno impresso alle procedure amministrative e al Consiglio per la celere approvazione, l’assessore al turismo e all’economia Leonardo Marras ha espresso il suo apprezzamento anche verso il costruttivo atteggiamento adottato delle opposizioni.

“La Toscana – puntualizza il presidente Giani – è intervenuta in una situazione di estrema urgenza per ovviare ai ritardi del Governo che di fronte alla scadenza del prossimo 31 dicembre, termine entro il quale dovrebbero essere bandite le gare di assegnazione a livello nazionale, non ha adottato alcuna iniziativa. Questa inerzia rischia oggi di aprire una stagione di estrema incertezza per decine di migliaia di stabilimenti in Italia e per gli oltre cinquecento gestori toscani. La legge approvata dalla Toscana è una legge che intende tutelare in via prioritaria i servizi che il comparto turistico della regione offre e vuole essere uno strumento che mette oggi in condizione le imprese di continuare a fare investimenti ed offrire una soluzione concreta e possibile in un quadro normativo nazionale che continua ad alimentare incertezze negli operatori”.

“Non abbiamo mai strumentalizzato politicamente questa vertenza – ha dichiarato l’assessore Marras – e con questo intervento legislativo vogliamo solo dare un contributo e offrire una soluzione alle imprese e ai Comuni per mantenere alto il livello dei servizi del turismo costiero. La Toscana può essere un esempio per le altre regioni anche se non ci stiamo sostituendo a ciò che deve essere svolto a livello nazionale. Saremo in campo subito per dare attuazione con le linee guida coinvolgendo i Comuni e le rappresentanze di categoria. La legge approvata oggi dalla Toscana è uno stimolo al governo, dopo troppi indugi durati troppi anni, perché intervenga rapidamente sul fronte delle concessioni”.