Appello della Società Nazionale di Salvamento, al centro il riconoscimento delle attività istituzionali

La Società Nazionale di Salvamento ha presentato atto di appello avverso la sentenza n. 1347/2025, pubblicata il 20 maggio 2025 dal Tribunale di Genova – Sezione Civile, nel procedimento recante R.G. n. 2628/2024, con cui è stata parzialmente rigettata la domanda della Società volta a ottenere il riconoscimento di specifiche prerogative nell’ambito delle attività di salvamento e formazione.

In particolare, il giudice di primo grado, pur riconoscendo il ruolo storico e l’interesse pubblico dell’attività svolta, ha ritenuto che non sussistessero i presupposti giuridici per attribuire alla Società una posizione qualificata e differenziata tale da giustificare una riserva in materia di rilascio di autorizzazioni e accreditamenti, ritenendo applicabile un regime concorrenziale e di evidenza pubblica.

Secondo il collegio giudicante, la normativa vigente – in particolare il Regolamento adottato con D.M. MIT 29 maggio 2024, n. 85 – prevede una procedura di accreditamento fondata su criteri oggettivi e non discriminatori, senza possibilità di riconoscimenti “ex lege” in favore di soggetti storici, se non in presenza di esplicite deroghe normative.

La Società Nazionale di Salvamento, nel contestare questa lettura restrittiva, ha ritenuto opportuno proporre appello per la riforma parziale della sentenza, ritenendo che il provvedimento non abbia adeguatamente considerato la normativa di settore, la funzione pubblica svolta dalla Società in oltre un secolo di attività e la particolare natura dell’ente, che opera in base a convenzioni e riconoscimenti formali da parte delle pubbliche amministrazioni.

Contestualmente, la Società ha provveduto a trasmettere all’Autorità competente l’istanza di rilascio dell’autorizzazione di cui all’art. 5 del Regolamento MIT n. 85/2024, al fine di dare continuità operativa alle proprie funzioni istituzionali e consentire la programmazione delle attività per la stagione in corso.

La Presidenza Nazionale assicura che sarà cura della stessa fornire aggiornamenti puntuali sull’evoluzione del giudizio in sede d’appello, anche al fine di tutelare la piena operatività della Società e il riconoscimento del suo ruolo strategico nella sicurezza della balneazione, nella formazione dei bagnini e nella promozione della cultura del soccorso in mare.

Concessioni balneari a Imperia, il TAR non decide: attesa la sentenza sul ricorso Antitrust

Resta ancora incerto il destino delle concessioni demaniali marittime a Imperia, comprese quelle relative a spiagge, chioschi e dehors. Il TAR della Liguria, sede di Genova, si è riservato la decisione sul ricorso presentato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) contro il Comune.

L’Antitrust ha impugnato una serie di delibere comunali sull’assegnazione delle concessioni, contestandone la legittimità alla luce dei principi di concorrenza sanciti dall’Unione Europea. Secondo l’Autorità, le modalità adottate dall’amministrazione imperiese favorirebbero indebitamente i concessionari uscenti, in contrasto con le regole europee che impongono gare pubbliche imparziali e trasparenti.

Nel mirino dell’AGCM, in particolare:

  • l’eccessiva valorizzazione dell’esperienza e professionalità dei gestori già presenti;
  • i criteri di selezione considerati discriminatori verso nuovi operatori;
  • le previsioni di indennizzo per i concessionari precedenti;
  • i tempi difformi per la risposta alle gare, ritenuti penalizzanti per i nuovi entranti.

Il ricorso coinvolge direttamente numerose realtà del litorale imperiese, tra cui Bagni Oneglio, Sogni d’Estate Srl, Sissi Souvenir, DFD, Leudo Sas, Bacicadda 1895 Srls e Giacomo Rubaudo e figli Snc.

Al momento, però, tutto resta in sospeso. Il TAR non si è ancora pronunciato e ha rinviato la decisione, lasciando una pesante incertezza sulla stagione estiva in corso. Se il ricorso dell’Antitrust dovesse essere accolto, le concessioni già rilasciate verrebbero annullate, con effetti potenzialmente devastanti per operatori e turisti.

NASCE TELEPASS MARE PONZA. L’INNOVAZIONE CHE PORTA LA MOBILITÀ SMART ANCHE IN MARE: SEMPLICITÀ, SOSTENIBILITÀ E TURISMO CONSAPEVOLE

Parte da Ponza un nuovo servizio legato al mare che vedrà Telepass quale abilitatore tecnologico dei pagamenti di ticket ambientali delle isole italiane. L’ingresso in un nuovo ambito di mobilità rafforza l’integrazione tra strada, città e mare.

Con questa novità, Telepass apre ufficialmente le “autostrade del mare”, abilitando un nuovo modello di mobilità che unisce sostenibilità ambientale, digitalizzazione e supporto ai territori.

Con l’introduzione di Telepass Mare Ponza diventa disponibile per tutti il pagamento – tramite carta di credito – del ticket ambientale per l’ormeggio delle imbarcazioni a Ponza e Palmarola tramite la nuova app dedicata di Telepass.

Una soluzione che semplifica gli adempimenti per chi naviga e che supporta la tutela dell’ambiente marino, un servizio digitale aperto a tutti, anche a chi non è cliente Telepass.

L’estate 2025 porta una novità nella mobilità marittima italiana: nasce Telepass Mare Ponza, il servizio digitale che consente di pagareil ticket ambientale previsto per l’ormeggio delle imbarcazioni a Ponza e Palmarola, direttamente via smartphone.

La nuova app offerta da Telepass, società del Gruppo Mundys e leader del telepedaggio e della mobilità integrata, segna l’ingresso di Telepass in un ambito inedito della mobilità, ampliando la propria offerta anche alle autostrade del mare.

Con Telepass Mare Ponza diventa possibile effettuare il pagamento del ticket ambientale direttamente dal proprio smartphone, scaricando l’app dedicata, a prescindere che si sia cliente Telepass. Una nuova soluzione digitale che rende l’esperienza nautica ancora più fluida e senza stress, semplificando gli adempimenti e sostenendo la salvaguardia di uno dei paradisi naturali più amati, belli e preziosi d’Italia.

Un’estate più semplice, un mare più protetto. Introdotto a Ponza, il ticket ambientale è un contributo previsto dal Comune di Ponza per chi ormeggia un’imbarcazione nelle acque circostantil’isola di Ponza, incluse le aree protette di Palmarola.L’obiettivo è sostenere la tutela dell’ambiente marino e costiero.

Le tariffe variano in base alla lunghezza dell’imbarcazione e al periodo stagionale – in alta stagione (15 giugno – 15 settembre), l’importo può arrivare fino a 3 euro per metro lineare al giorno per le barche più grandi – e il ticket si applica sia alle unità da diporto che ai natanti non iscritti al registro, inclusi gommoni e motoscafi. Grazie a “Telepass Mare Ponza”, il pagamento diventa semplice e trasparente: l’app calcola in automatico in base ai dati dell’imbarcazione e della stagione, consentendo il pagamento sicuro in pochi click.

Come sindaco di questa splendida isola del tirreno, sono onorato ed entusiasta per quanto costruito da un team di professionisti del settore. Onorato di sapere che un’azienda italiana di rilievo come Telepass abbia creduto in questo progetto innovativo, individuando nell’isola di Ponza il territorio ideale per promuovere una sperimentazione all’avanguardia. Entusiasta perché la copertura informativa e l’immagine dell’isola avranno risonanza nazionale e perché questo servizio faciliterà molto gli amanti del mare, non solo i già clienti Telepass, offrendo loro un motivo concreto in più per scegliere Ponza come meta” afferma Francesco Ambrosino, sindaco di Ponza.

Con Telepass Mare Ponza portiamo la stessa rivoluzione che abbiamo creato sulla strada anche in mare: fluidità, tecnologia e rispetto dell’ambiente – commenta Aldo AgostinelliChief Consumer Revenues Officer di Telepass –. Diamo il via a questo nuovo servizio partendo da luoghi straordinari come Ponza e Palmarola, è un’opportunità concreta per rendere anche il turismo nautico più consapevole e rispettoso della natura e il primo passo verso una rete di mobilità costiera più sostenibile, intelligente e connessa, a beneficio sia dei viaggiatori che dei territori.”

La tecnologia al servizio del turismo e dei territori. Telepass Mare Ponza rappresenta un ulteriore passo nel percorso di mobilità integrata tracciato dall’azienda, che oggi connette strada, città e mare in un’unica piattaforma digitale. Dal telepedaggio al transito sullo Stretto di Messina o al rifornimento carburante o ricarica elettrica, l’app Telepass semplifica ogni tipo di spostamento.

Telepass Mare Ponza è la prima sperimentazione dell’azienda dedicata alla mobilità costiera e potrà estendersi ad altre isole italiane già nei prossimi mesi. L’obiettivo è creare una rete di mobilità digitale che faciliti l’esperienza del turista e contribuisca allatutela ambientaledelle destinazioni costiere. Un modello che punta a migliorare l’esperienza dei turisti, aiutare le amministrazioni locali a gestire flussi e impatti e valorizzare i territori.

Telepass continua così a investire in soluzioni tecnologiche capaci di migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei viaggiatori, rendendo ogni spostamento – in città, in autostrada o in mare – più fluido, più intelligente e più sostenibile.

Telepass
Il Gruppo Telepass nasce nel 2017 con l’obiettivo di creare un sistema integrato di servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano. Oggi è un ecosistema dinamico e in continua evoluzione che offre a privati e aziende un numero sempre crescente di soluzioni digitali, flessibili e sostenibili, pensate per garantire un’esperienza di viaggio fluida e senza interruzioni. Con un’offerta che si estende ben oltre il telepedaggio, Telepass investe costantemente in innovazione e startup d’eccellenza per costruire il futuro della mobilità europea. www.telepass.com